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Rischio idrogeologico: ne parliamo con il Presidente Napol

Il cambiamento del clima con i sempre più frequenti e intensi fenomeni meteorologici – le cosiddette bombe d’acqua – aggrava la vulnerabilità del nostro territorio veneto, già fragile sia dal punto di vista idrogeologico che idraulico.

La principale causa – dichiara l’ing. Gian Pietro Napol, Presidente FOIV-  deriva in primo luogo dalla consistente e, per certi versi, esagerata cementificazione degli ultimi cinquant’anni, che ha ridotto i tempi di corrivazione. A questo si aggiunge la mancata manutenzione e pulizia degli alvei, degli argini dei fiumi e canali e, come nel recente caso del Bisagno di Genova, la carenza di sezione e quindi di portata, provoca le esondazioni.

LE PROPOSTE FOIV
Abbiamo di recente istituito un Gruppo di Lavoro sul rischio idraulico, costituito da ingegneri esperti che operano sul territorio, per raccogliere informazioni e redigere una mappatura delle principali criticità presenti sul territorio regionale e trasmetterle a  Enti e Istituzioni competenti (Regione, Sezioni di Bacino, Consorzi di Bonifica) implementando le banche dati esistenti.

LE ASPETTATIVE
Alla Regione il compito di redigere un Master Plan delle portate e delle criticità dei corsi d’acqua che scorrono sul territorio regionale. Questo necessariamente il primo passo per dare corso alla progettazione e alla realizzazione delle conseguenti e necessarie opere idrauliche, al fine di scongiurare possibili esondazioni quali quelle tragiche che hanno mietuto vittime a Refrontolo in provincia di Treviso e quelle che hanno comunque gravemente danneggiato centri abitati e zone rurali in tutta la regione.

Auspichiamo inoltre – conclude Gian Pietro Napol  – che lo Stato, e di conseguenza le Regioni destinino maggiori risorse economiche per la salvaguardia del territorio. Ricordo che le entrate dello Stato per la cosiddetta tassa ambientale, a carico delle attività che inquinano, ammontano a 47 miliardi di euro all’anno e di questa, che dovrebbe essere una tassa di scopo finalizzata alla tutela dell’ambiente, solo 470 milioni sono stati destinati a tal fine nell’ultimo anno.

Intervista andata in onda il 25.11.2015 per Asterisco su 7 Gold.

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