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Torna TALKS SLIDINGDOORS 2017. Al Teatro Ristori, parola agli INNOVATORI

Dal digitale “evoluto” dell’Internet of Things (IoT) alla ricerca scientifica, dalla comunicazione d’impresa al design e alla creatività artistica, dallo sport alla musica. Gioca nuovamente la carta della interdisciplinarietà e della sovrapposizione dei saperi la terza edizione dell’evento pubblico TALKS SLIDINGDOORS 2017, dedicata quest’anno al tema Innovatori, in programma a Verona domenica 22 ottobre dalle ore 17 sempre nella splendida cornice del Teatro Ristori.

L’appuntamento, promosso e realizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia in collaborazione con il CNI, il Collegio Ingegneri di Verona, l’Accademia di Belle Arti di Verona e grazie al supporto tecnico di LineaEcoKlima, è stato presentato questa mattina nella Sala Arazzi del Comune di Verona, patrocinatore dell’iniziativa.

Alla Conferenza Stampa sono intervenuti Ilaria Segala, ingegnere e assessore all’Urbanistica e Edilizia Privata del Comune di Verona, già ideatrice della rassegna Open.Ingegneri aperti alla città; Alessia Canteri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia; Luca Scappini, Consigliere del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI); Massimiliano Valdinoci, direttore dell’Accademia Belle Arti di Verona, partner tecnico e Giuseppe Mosconi, coordinatore di LineaEcoKlima, realtà che si occupa di consulenza e formazione nel settore della progettazione energetica e che per prima ha condiviso l’iniziativa facendosi portavoce dell’iniziativa verso le aziende di settore.

Erano presenti inoltre i referenti degli sponsor che hanno sostenuto la realizzazione dell’evento: Mirco Caliari, vicepresidente di AGSM; Simone Faccioli (Eurotherm), Luigi Bichelli (IBT), Stefania Brentaroli (Viessmann) e Ivan Castelletti per la Cantina Castelnuovo del Garda che in chiusura del TALK offrirà ai partecipanti un aperitivo con degustazione di alcune eccellenze del territorio vitivinicolo veronese. Presente anche Pantheon Verona Network, media partner dell’evento mentre un ringraziamento anche ad AMIA, Sever, Agorà e Gasperotti srl, al Ristorante Arche e all’Hotel Trieste di Verona per il supporto.

Dal 2015 l’appuntamento è inserito infatti come evento di eccellenza nel calendario annuale della rassegna culturale Open. Ingegneri aperti alla città: patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Verona, insieme a molte associazioni ed enti culturali della città, nell’anno in corso ha voluto raccontare storie di INNOVISIONI di ieri e di oggi.

IL FORMAT – Caserta, Torino, Trento, Teramo, Cagliari, Verona, Venezia, Brescia, Ancona, Perugia. Sono le città in cui Talks Slidingdoors, roadshow culturale/narrativo ideato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), ha fatto tappa dall’anno della sua prima edizione nel 2014.

Il format, che ricorda appunto il concetto di sovrapposizione proprio delle porte scorrevoli (le slidingdoors), nasce all’interno del più ampio contest di idee nazionale “Scintille” che in questi anni ha premiato le migliori idee e i migliori progetti innovativi presenti in tutti i settori in cui viene valorizzato il sapere multidisciplinare e che concorrono al miglioramento della vita e dell’ambiente. L’obiettivo è quello di far dialogare ingegneria e società, nel raccontare le migliori esperienze dei territori declinate, di volta in volta, in temi e approcci diversi, per valorizzare il network degli ingegneri quale officina di un sapere che possa fare sintesi tra la “cultura tecnico-scientifica del come” e la “cultura umanistica del perché”.

L’evento TALKS SLIDINGDOORS è a ingresso libero, fino ad esaurimento posti con prenotazione on line al sito www.ingegneriverona.it

IL TEMA di Slidingdoors 2017 – Dopo le suggestioni delle due precedenti edizioni veronesi – #confine (2015) e #generazioni (2016) – l’edizione 2017 darà la parola a cinque innovatori, narratori di eccezione, che nel loro ambito professionale e quotidiano hanno saputo produrre e diffondere una cultura dell’innovazione. Nel “mettere a segno” quell’intuito creativo che è l’ingegno: sintesi di cultura, scienza e conoscenza, impegno, coraggio e rivoluzionaria novità.

A stimolare gli interventi dei relatori una comune provocazione. In un momento in cui il termine innovazione pervade la nostra quotidianità, ci siamo chiesti e abbiamo chiesto: e se l’innovisione fosse anche un sapersi fermare e addirittura un “tornare indietro”? Porre una domanda di senso su se stessi, sulla realtà, su ciò che quotidianamente facciamo e produciamo? E su come lo stiamo facendo?

L’ARTISTA, ROBERTO CACCIAPAGLIA E IL POTERE DEL SUONO Ospite straordinario sarà il maestro Roberto Cacciapaglia. Compositore e pianista milanese, Cacciapaglia è un grande sperimentatore che lavora e “gioca” con il suono. Suo il brano “Tree of Life Suite”, composto per il night show dell’Albero della Vita a Milano EXPO 2015.

Alle spalle la collaborazione con lo studio di Fonologia della Rai e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa dove studia le applicazioni del computer in campo musicale, Cacciapaglia è protagonista della scena musicale internazionale più innovativa per la sua musica che integra tradizione classica e sperimentazione elettronica. Oggi prosegue nella sua ricerca sui poteri del suono e sulla “materia” fondamentale del silenzio, quale fonte e scaturigine della musica più pura, primordiale, intima e sacrale. Nella sua performance in chiusura di evento racconterà – con musica e parole – l’essenza di questo suo continuo percorso nella direzione di una musica senza confini che si esprime attraverso un contatto emozionale profondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

I RELATORI DEL TALKS – A Verona anche gli interventi di Pier Paolo Bardoni, Founder e CEO di THINGS, la prima agenzia in Italia ad occuparsi di design e business innovation focalizzata sull’Internet delle Cose (#IoT). Ingegnere elettronico, specializzato in Intelligenza Artificiale e Robotica e grande esperto di innovazione e cultura digitale, Bardoni andrà a sottolineare cosa significhi oggi innovare un prodotto o un servizio facendo leva sulle potenzialità che offre l’Internet of Things (IoT – “Internet delle cose”): un mondo dove tutto è connesso e che apre a nuove opportunità di business che coinvolgono device, persone e ambienti. Il valore percepito dagli utenti di un prodotto IoT è più che mai legato all’utilità, semplicità e immediatezza dell’esperienza offerta.

A raccontare successi e fallimenti della sua attività di ricerca nel settore delle Biotecnologie salirà sul palco del Ristori Alessandro Sannino, ingegnere chimico, ordinario alla Facoltà di Ingegneria dell’Università del Salento e visiting scientist al MIT di Boston. Un innovatore allo stato puro, Sannino ha all’attivo oltre 200 pubblicazioni, più di 30 brevetti e diverse Spin Off e Start up con cui ha raccolto investimenti per oltre 100 milioni di dollari. E’ chief project scientist della startup dell’healthcare Gelesis che ha trasformato l’idea di un idrogel superassorbente per pannolini in una capsula antiobesità. Un successo targato Puglia e Stati Uniti, la cui sperimentazione è già in fase III sull’uomo.

Creatività, didattica, giovani e territorio saranno invece le parole d’ordine dello speech di Antonella Andriani, dal 2009 docente nella Scuola di Design dell’Accademia di Belle Arti di Verona dove coordina il Dipartimento di Progettazione e Arti Applicate. Designer, Andriani progetta, scrive e insegna. Sviluppa programmi di design strategico finalizzati alla progettazione di soluzioni innovative, dal design di prodotto alla comunicazione visiva. E’ consigliere del Direttivo Nazionale ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale che conferisce il Premio Compasso d’Oro, e vice-presidente ADI Lombardia.

Un affondo infine nello sport, guardando alle cime. Quelle delle Dolomiti dove Nicola Tondini – alpinista veronese, guida alpina e ingegnere – ha concluso a maggio 2017 l’apertura della nuova via “Non aver paura di sognare”, la direttissima alla Cima Scotoni, una delle più lunghe e difficili. Ma sono più di trenta le vie aperte tra le Prealpi Veronesi e le Dolomiti. E’ cofondatore e direttore a Verona di King Rock, tra le più grandi palestre di arrampicata indoor in Europa. E’ istruttore Nazionale delle Guide Alpine e dirige la scuola di Guide Alpine XMountain. “L’alpinista è un cercatore d’infinito. E’ uno che vuole andare oltre, sempre oltre” è il suo motto: lo ha messo in pratica – nel solco della tradizione più pura di alpinismo portata avanti da Messner – trasferendo il livello altissimo raggiunto con l’arrampicata sportiva anche sulle grandi pareti.

 

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