Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

Addio province, niente più elezioni già da maggio 2014

Dal 1º gennaio 2015 l’assetto istituzionale degli enti locali italiani sarà rinnovato, con Città metropolitane guidate dai sindaci dei territori ed enti per l’area vasta provinciale senza organi politici elettivi.

Le province come enti di area vasta saranno guidate dai sindaci e consiglieri comunali, a titolo gratuito. Il Governo prevede un risparmio iniziale di 110 milioni di euro e di 700 milioni con il riordino delle funzioni e una maggiore efficienza. Molte funzioni saranno trasferite a regioni e comuni, insieme al personale necessario. Alle province resteranno le competenze su edilizia scolastica, strade provinciali, ambiente e pari opportunità.

Le Città metropolitane saranno 10: da subito Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, più Roma Capitale con disciplina speciale. Reggio Calabria viene rimandata alla scadenza degli organi provinciali 2016. Della città metropolitana faranno parte tutti i Comuni del territorio provinciale. La guida sarà affidata al sindaco del Comune capoluogo, insieme con il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana: i sindaci e i consiglieri, eletti nei Comuni si impegneranno a titolo gratuito.

Le città metropolitane – spiega il Governo – sono attese da 30 anni. Nascono per mettersi in dialogo con i sistemi urbani più avanzati e diventare motore di sviluppo e di azione strategica del Paese.

Le città metropolitane svolgeranno le funzioni fondamentali delle vecchie province e in più si occuperanno di: sviluppo strategico, economico e sociale del territorio metropolitano; mobilità e viabilità; gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione; ecc
La legge prevede, infine, la ristrutturazione degli enti territoriali: Regioni, Province e Comuni devono accelerare la soppressione di enti e agenzie non indispensabili ma che esercitano in loro vece funzioni fondamentali. Il piano andrà presentato entro 6 mesi dall’approvazione della legge.

Lo schema di disegno di legge era stato presentato il 26 luglio scorso dal Governo: dopo la prima approvazione alla Camera il 21 dicembre, il parere favorevole del Senato il 26 marzo, è arrivato l’ok definitivo da parte dei Deputati.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy