Skip to content Skip to main navigation Skip to footer

Autore: Federazione

Ciclo di seminari “Il Piano Mirato di Prevenzione in Edilizia nel Veneto”

Seminari territoriali di presentazione del PMP per la tutela delle condizioni di salute e sicurezza neicantieri temporanei o mobili

Il Piano Mirato di Prevenzione in Edilizia (PMP07) è frutto del lavoro del Gruppo Tematico Regionale Edilizia (GTRE) al quale partecipano gli SPISAL delle AULSS del Veneto, gli Ordini e i Collegi professionali assieme alle Parti Sociali a livello regionale afferenti al comparto delle costruzioni.

L’obiettivo del PMP07 è di sviluppare azioni volte al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei e mobili. L’iniziativa prevenzionistica per gli anni 2023-2025 punta alla valorizzazione del ruolo delle professioni tecniche, tenendo in considerazione i rapporti sia con i committenti, sia con le imprese, per l’apporto fondamentale che le stesse sono chiamate a fornire nel garantire adeguate condizioni di tutela nella progettazione e realizzazione delle opere edili e di ingegneria civile.

Dall’empowerment all’engagement, ovvero dalla consapevolezza all’impegno attivo di tutti coloro che sono chiamati a fornire il proprio contributo organizzativo, tecnico e scientifico per migliorare la capacità di contrastare il fenomeno infortunistico e per raggiungere maggiori livelli di salute e sicurezza nel settore delle costruzioni e, in generale, nell’ambito della società e delle comunità temporanee che, di volta in volta, si costituiscono nella progettazione e realizzazione delle opere.

A più di trent’anni dall’emanazione della Direttiva 92/57 CEE, nonostante i risultati conseguiti, la strada avviata per alzare il livello della qualità ed efficacia delle misure di controllo del rischio rimane aperta verso ulteriori percorsi da intraprendere, attraverso un ulteriore impegno da parte di tutti.

In questo senso, anche l’azione di vigilanza svolta nei cantieri dagli organi di controllo risulta circostanziata alla contingenza delle attività in atto al momento della visita (vigilanza di fase), mentre l’indagine su aspetti di carattere generale risulta di più complessa attuazione e dispendiosa in termini di risorse (personale e tempi) e richiede un nuovo approccio.

L’individuazione e la definizione di nuovi strumenti di controllo e autocontrollo in grado di stimolare e attivare i meccanismi previsti dal Capo I del Titolo IV del DLgs 81/2008 appare indispensabile: è infatti emersa l’esigenza di dare comprensione e valorizzazione ai diversi ruoli e ai relativi obblighi individuati nell’ambito dell’organizzazione e della gestione della salute e della sicurezza nei cantieri.

I seminari che avranno luogo nelle sette province del Veneto intendono illustrare il Piano Mirato di Prevenzione predisposto per il comparto delle costruzioni relativamente alle nuove e complementari modalità di controllo dei cantieri e agli strumenti di autocontrollo messi a disposizione di committenti, responsabili dei lavori, coordinatori per la progettazione e coordinatori per l’esecuzione dei lavori, volti a richiamare gli obblighi specifici in materia di salute e sicurezza nei cantieri e a verificare il corretto adempimento agli stessi.

Informazioni e iscrizioni

L’iscrizione ai seminari è gratuita.
Sono riservate aliquote di partecipazione ai professionisti iscritti ai seguenti Ordini/Collegi professionali che collaborano all’evento: Architetti PPC, Geometri, Ingegneri, Periti industriali. L’iscrizione deve essere effettuata presso i rispettivi Ordini/Collegi.

Sono riconosciuti i seguenti crediti: 4 ore CSP/E – R/ASPP | 4 ore Formatori Sicurezza | CFP

Le richieste di partecipazione ai seminari al di fuori di quelle riservate agli Ordini/Collegi professionali devono essere inviate agli indirizzi e-mail indicati per ogni sede di riferimento.

L’iscrizione è da considerarsi impegnativa.
L’acquisizione dei crediti richiede la presenza all’intero evento formativo.

Scarica la locandina completa

Scarica la locandina della data di Belluno

Scarica la locandina della data di Padova

Scarica la locandina della data di Rovigo

Scarica la locandina della data di Treviso

Scarica la locandina della data di Venezia

Scarica la locandina della data di Verona

Scarica la locandina della data di Vicenza

Ordine di Verona: al via la rassegna culturale Open 2023/2024 dal titolo “Crea-Attività”

Venerdì 6 ottobre 2023 è iniziata la consueta rassegna culturale Open, promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia. Gli Ingegneri, nell’anno del centesimo anniversario della fondazione degli Ordini professionali (Ingegneri e Architetti), dialogano con i propri iscritti e con la città proponendo una serie di eventi aperti anche ai non addetti ai lavori. Tre convegni, sei seminari e una visita tecnica con cui cercare risposte alle domande del futuro di Verona: quale direzione prenderà la mobilità, come si abbatteranno i costi energetici, quali vie porteranno al risparmio idrico, come si evolveranno meccanica e design?  Il titolo del ciclo d’incontri, in programma  nella sede al Magazzino1 in via Santa Teresa, è «Crea-Attività» e racchiude in sé il racconto del contributo progettuale e operativo dell’ingegneria allo sviluppo della città. Ecco perché, come sempre, la porta delle riflessioni è aperta a tutto il pubblico, addetti ai lavori e non, secondo quel senso di dialogo con la comunità che sta alla base del lavoro dell’Ordine.

Dieci gli appuntamenti in programma fino al 19 gennaio 2024. Convegni, seminari e visite tecniche durante i  quali verrà si parlerà delle innovazioni nel campo dell’ingegneria, delle nuove tecnologie che diventano green, dell’importanza della comunicazione nei processi e delle necessità del territorio.

Di seguito il calendario degli appuntamenti che si svolgeranno in presenza:

  • Convegno “Gli Ingegneri e il futuro della mobilità a Verona” – venerdì 6 ottobre 2023, ore 14:30-18:00
  • Convegno “Evoluzione dei sistemi di irrigazione per il risparmio idrico in agricoltura” – lunedì 16 ottobre 2023, ore 09:00-13:00
  • Convegno “Quadrante Europa polo nevralgico dello sviluppo della città di Verona: il passato, il presente ed il futuro” – mercoledì 25 ottobre 2023, ore 14:30-18:30
  • Seminario “Dal radiatore in ghisa alle nuove proposte veronesi nel settore della meccanica” – mercoledì 8 novembre 2023, ore 14:30-18:00 per l’iscrizione collegarsi al seguente link
  • Seminario “Il processo evolutivo del design-Il ruolo dell’Ingegnere” – venerdì 17 novembre 2023, ore 14:30-18:00 per l’iscrizione collegarsi al seguente link
  • Seminario “Energie: l’impegno per abbattere i costi e gli impatti ambientali e sociali” – venerdì 24 novembre 2023, ore 14:30-18:00
  • Seminario “Soluzioni digitali ieri e oggi: il ruolo degli Ingegneri” – mercoledì 6 dicembre 2023, ore 14:30-18:30
  • Visita Tecnica “Dalle strutture di età romana alle strutture contemporanee” – martedì 19 dicembre 2023, ore 14:30-18:00
  • Seminario “Sostenibilità, oltre il verde: le isole di calore – origini e conseguenze” – venerdì 12 gennaio 2024, ore 14:30-18:00
  • Seminario “L’uomo al centro per costruire il futuro” – venerdì 19 gennaio 2024, ore 14:30-18:00

La partecipazione a ciascun evento, ad ingresso gratuito, prevede per gli Ingegneri il riconoscimento di 3 CFP (con l’eccezione del seminario dell’8 novembre che prevede il rilascio di 2 CFP).

I singoli eventi, come di consueto, verranno di volta in volta pubblicati sul portale ISI per le iscrizioni.

Maggiori informazioni su questa locandina: https://www.foiv.it/wp-content/uploads/2023/10/DEPLIANT-OPEN-2023-2024_CREATTIVITA_def.pdf

Ordine di Vicenza: il 4 novembre evento conclusivo degli eventi per il centenario ‘

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza ha celebrato con un programma di quattro eventi nell’arco di un mese l’anniversario dei 100 anni dall’istituzione dell’Albo e degli Ordini degli Ingegneri Italiani.

Il programma gode del patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e di INARCASSA e del sostegno di12 aziende del territorio. QUATTRO PASSI per raggiungere, coinvolgere ed interessare gli ingegneri iscritti all’Ordine, l’ampio mondo professionale che rappresentano e con cui si confrontano ogni giorno e l’intera cittadinanza. QUATTRO PASSI per allargare lo sguardo sugli scenari a venire, dall’intelligenza artificiale alle grandiopere, dalla tut la tutela del ela del territorio alle prospettive della professione.

Il gran finale sarà SABATO 4 NOVEMBRE 2023 nel Teatro Olimpico di Vicenza, per un evento che inizierà già alle ore 18.00 con la possibilità di effettuare delle visite guidate.

Dalle 20.30, in teatro, sarà celebrata la serata istituzionale, con ingegneri iscritti, accompagnatori, ospiti e autorità. E con la partecipazione di Luigi Mazzola, ingegnere meccanico, già dirigente coordinatore tecnico in Ferrari Formula 1 ed ora coach, speaker e commentatore sportivo, sul tema: LE PISTE DELL’INGEGNERIA: UNA RIFLESSIONE SULLA PROFESSIONE TRA TRACCIATI DI COMPETENZA TECNICA,VARIANTI DI SOFT SKILL E CENTRALITÀ DELLA PERSONA.

Per informazioni www.ordine.ingegneri.vi.it.

“OTTOBRE 2018 – GESTIONE DI UN’EMERGENZA”, convegno a 5 anni da Vaia

Si è svolto sabato 28 ottobre il convegno “OTTOBRE 2018 – GESTIONE DI UN’EMERGENZA”, in occasione dei 5 anni della tempesta Vaia, organizzato dalla Regione del Veneto, dall’Ordine Ingegneri di Belluno e dell’Ordine dei Geologi del Veneto.

Dopo i saluti istituzionali si sono succeduti gli interventi dell’ing. Luca Luchetta, Consigliere della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, di Giorgio Giacchetti presidente dei Geologi del Veneto, dell’assessore alla Protezione civile del Veneto Giampaolo Bottacin, del direttore della direzione interregionale dei vigili del fuoco del Veneto e del Trentino Alto Adige Loris Munaro, del direttore operativo del coordinamento emergenza e dipartimento nazionale alla protezione civile Luigi d’Angelo, del direttore di direzione difesa del suolo regione Veneto Vincenzo Artico e del professore all’università di Padova nonché referente della commissione nazionale grandi rischi Giuseppe Maschio.
Dopo l’intervento all’ing. Luchetta, nel quale si è entrati nel vivo dei giorni di Vaia e sul ruolo degli ingegneri nella protezione civile e del volontariato di protezione civile, gli interventi si sono concentrati sui vari aspetti del sistema di protezione civile italiano così come è strutturato ai giorni nostri,.
Un seminario ricco di contenuti e di grande interesse seguito da un’ampia e attenta platea che ha ripercorso il fondamentale ruolo avuto dalla protezione civile nei giorni di Vaia, esaminando nel contempo il ruolo dei vari organi di protezione civile e del volontariato presenti sul territorio alla luce delle nuove normative.

La presidente dell’Ordine bellunese Eleonora dalla Corte nel corso del suo intervento ha sottolineato che l’evento ha rappresentato “un’occasione per fare il punto su quanto appreso nei tragici giorni di Vaia sulla gestione e l’approccio all’emergenza in caso di fenomeni alluvionali e, in fase post-emergenziale, sulle opere di ricostruzione e di difesa del suolo realizzate o in fase di completamento, nella maturata consapevolezza che il rischio zero non esiste e solo con un’attenta gestione del territorio si potranno ridurre significativamente gli effetti dannosi di fenomeni intensi sempre più frequenti”.

“Il convegno di sabato a Belluno ha approfondito la gestione dell’emergenza VAIA da parte della Protezione Civile regionale e nazionale insieme a tutte le altre realtà impegnate, e gli importanti relatori hanno saputo analizzare criticamente tutti gli elementi antecedenti e successivi – commenta il presidente della FOIV Paolo Gasparetto -. Fattori che hanno contribuito sicuramente a mitigare gli effetti, seppure catastrofici, della tempesta VAIA sono state le opere di prevenzione eseguite nel territorio bellunese e l’attendibilità delle previsioni meteo sulla gravità dell’evento. L’analisi dell’evoluzione della tempesta e della successiva gestione dell’emergenza, e delle risorse messe a disposizione, inoltre, ci hanno dato elementi utili per il continuo miglioramento che tutti noi, impegnati sul territorio, siamo tenuti a perseguire nella costante ricerca di tramutare problemi in prospettive di sviluppo. Un messaggio chiaro e pieno di ottimismo, quindi, basato su quattro pilastri: Prevenzione, Previsione, Gestione dell’emergenza e Post-emergenza”.

Gasparetto ricorda anche il contributo di FOIV post emergenza: nel 2019 ha stanziato un contributo di 26mila euro per la sistemazione della rete radio provinciale. Ora tutti i comuni sono in grado di trasmettere anche i dati con la rete radio.

Vai alla rassegna stampa: https://www.foiv.it/2023/news/convegno-5-anni-da-vaia-rassegna-stampa/

Ingegneri nell’Intesa Europa Adriatica Nordest. Si aprono nuove esperienze tra Italia, Slovenia e Croazia

“Il progetto EUROPA ADRIATICA NORDEST, cui l’Ordine Ingegneri di Venezia ha aderito – ha commentato il Presidente Mariano Carraro – mette insieme le esperienze e le prospettive di alcune città dell’Adriatico, italiane, slovene e croate, tra cui ovviamente Venezia”.

“Il tema delle acque alte, dei cambiamenti climatici, dell’innalzamento del livello del mare – sottolinea Carraro – sono quelli cui, come ingegneri, siamo maggiormente interessati. In proposito è stato costituito un apposito Gruppo di lavoro, presso l’Ordine, coordinato dalla Vicepresidente Francesca Domeneghetti, che vedrà al lavoro colleghi dell’Ordine interessati al tema. Anche gli altri argomenti, però, ci possono coinvolgere, quale ad esempio quello dei collegamenti tra queste città, via mare – cui è preposta l’Autorità Portuale di Venezia e Chioggia – e per via aerea – partendo dall’aeroporto Nicelli del Lido -. La visita delle delegazioni della città di Lussinpiccolo e dell’Unione Italiana, con sede a Rijeka/Fiume, è stata ricca di stimoli e di proposte di lavoro”.

18 enti e organizzazioni del Nordest hanno sottoscritto il 18 ottobre a Venezia l’Intesa Europa Adriatica al Meeting che si è svolto in tre giorni tra Palazzo Cornoldi, il Teatro La Fenice, l’Arsenale, il MoSE e l’Aeroporto Nicelli del Lido. Supporto del Comune di Venezia, Ordine Ingegneri Venezia, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e molti partner.

Il Meeting ha visto la partecipazione attiva di una folta delegazione di Lussinpiccolo guidata dalla Sindaca Ana Kucic con la partecipazione della Console Onoraria della Croazia in Italia Nela Sersen e del Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana Marin Corva. La delegazione è stata accolta il 16 ottobre con una cena di benvenuto a Palazzo Cornoldi.

“Noi ci siamo in questo progetto che tende a rafforzare i rapporti – ha detto l’Assessore del Comune di Venezia Massimiliano De Martin – sicuramente aiuterà a fare veicolare le cose più belle della nostra città non solo per la parte storica e culturale ma per quello che oggi facciamo. Tra questo: la progettazione ingegneristica, il coinvolgimento delle scuole, del Teatro La Fenice, dei prodotti della nostra tradizione, ittici e del territorio. È un volano perché questa città appaia sempre più bella agli occhi di chi ci guarda. L’ultima tappa sarà nel 2025 a Gorizia dove la comunità europea può essere utile per tutti”.

L’evento di Venezia segue il Meeting di Lussinpiccolo organizzato nel giugno 2023 e il precedente lancio del progetto con la presentazione avvenuta l’8 maggio 2023 in Piazza San Marco con l’egida del Consiglio d’Europa assieme all’Ordine Ingegneri Venezia, Confcommercio Venezia, Unione Italiana (rappresenta 51 comunità degli italiani in Slovenia e Croazia), Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo, Fondazione Archivio Vittorio Cini e AIL Venezia. Il progetto gode del patrocinio di Rai Veneto, media partnership Rai Friuli Venezia Giulia ed è seguito da La Voce del Popolo. Viene sviluppato con i partner Aeroporto Nicelli Lido di Venezia, Comune di Lussinpiccolo, Ente del Turismo di Lussinpiccolo, Jadranka turizam, Thetis e Consorzio Venezia Nuova, Istituto Marinelli Fonte Engim Veneto e le scuole superiori di lingua italiana di Rovigno e Pola. Al meeting di Venezia si sono uniti l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale porti di Venezia e Chioggia, il Consiglio Nazionale Ingegneri, la Federazione Ordini Ingegneri del Veneto e analoga Federazione del Friuli Venezia Giulia, l’Ordine Ingegneri di Trento, Confindustria Veneto Est, l’Associazione Nazionale Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Coldiretti Veneto, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Europa Adriatica Nordest è supportato dalla Fondazione Ingegneri Veneziani, Planum, le famiglie di produttori Canella del Bellini e Busetto di Mitilla la cozza di Pellestrina, Splendid Venice Starhotels, Lussino Hotel e Villaggi, Veneziana Motoscafi.

“Sostenibilità è cultura per lo sviluppo europeo” è lo slogan del progetto, coordinato dall’autore Vittorio Baroni, che gode già del riconoscimento di Veneto Sostenibile e del Festival della Sostenibilità promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, mirato ai 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile Agenda 2030 ONU e al traguardo verso la Capitale Europea della Cultura Nova Gorica Gorizia 2025. Europa Adriatica Nordest si articola in sei livelli tematici che agiscono in combinazione per generare opportunità e vantaggi ai partner: Cultura, Arte e Storia; Istruzione e Formazione; Ricerca e Ingegneria; Turismo e Commercio di qualità; Eccellenze Artigianato, Pesca e Agricoltura; Comunicazione, Salute e Sicurezza Europea.

“Il porto – ha dichiarato Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – metterà a disposizione le proprie competenze in campo promozionale, ingegneristico, di sviluppo traffici e ricerca fondi per contribuire al successo di quest’iniziativa. In particolare sono tre le aree tematiche in cui il nostro Ente è in grado di portare fin da subito un apporto concreto: l’ambito culturale, che ci vede già al lavoro con il Comune di Venezia e altri partner per raccontare in modo innovativo la cultura marittima dell’Adriatico; il campo ingegneristico, che ci vede collaborare con gli altri scali adriatici nel contesto dell’Associazione dei Porti del Nord Adriatico (NAPA) per condividere best practice anche sul fronte della mitigazione degli impatti ambientali delle infrastrutture; l’ambito turistico, dove siamo promotori di azioni di valorizzazione della macroregione adriatico-ionico-balcanica, sostenendo soluzioni di mobilità passeggeri più sostenibili nonché progetti per l’armonizzazione dei tempi del turista con quelli della città”.

Al Presidente Di Blasio fa eco Sanjin Zoretić, Presidente Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo: “La sperimentazione della linea nel 2024 sarebbe un passo fondamentale. Durante questo periodo, avremo l’opportunità di testare e di verificare vari aspetti, come la gestione del traffico marittimo, la domanda di mercato, la sicurezza delle operazioni, la qualità del servizio, l’efficienza energetica e l’impatto ambientale. Per decenni questa linea è stata gestita dal leggendario traghetto Marina, di proprietà della compagnia di navigazione lussignana. Questo è molto noto a molte generazioni di veneziani. Per la linea marittima sarebbe da prevedere l’utilizzo di un traghetto moderno e confortevole. Per quanto riguarda la domanda di mercato, si dovrà valutare il potenziale di attrazione della linea marittima, sia per i turisti che per i residenti. Si dovrà anche studiare il modo migliore per promuovere la linea e integrarla con le altre offerte turistiche e altre linee”.

Al momento sono già entrati in operatività due progetti. #GOFENICE2025 vede capofila il Comune di Venezia, con partner l’Associazione delle scuole di musica costiere della Slovenia, ed è finanziato al 100% per circa 200.000€ con fondi Interreg Italia-Slovenia. Le attività ruotano attorno al concerto europeo di maggio 2025 che porterà l’orchestra della Fenice in Piazza della Transalpina a Gorizia/Nova Gorica assieme alle scuole veneziane, goriziane e slovene selezionate mediante un concorso basato sul migliore Inno Europeo. Sarà inoltre creato un doppio alfabeto musicale italo sloveno e un dolce bio a forma di nota musicale utilizzando solo ingredienti a km zero. Il secondo progetto è intitolato “Scuole di Venezia, Rovigno e Pola creators per il patrimonio culturale della Serenissima”, capofila Engim Veneto con l’Istituto Marinelli Fonte di Venezia. Ha un valore di 18.000€ ed è finanziato al 79% dalla Regione del Veneto con fondi della L.R. n. 39/2019. Tra le attività che vedranno all’opera oltre 80 studenti di Veneto e Istria c’è la realizzazione di contenuti storici per tre mostre a Venezia, Rovigno e Pola ed evento finale a Venezia, nonché la promozione dell’economia circolare sostenibile con prodotti a km zero e la creazione di menù tipici con piatti storici per dare più valore alla tradizione di pescatori e contadini.

Il percorso del progetto Europa Adriatica Nordest inizia da Venezia per svilupparsi con lo spirito esplorativo di Marco Polo lungo la secolare rotta adriatica e carsica della Serenissima abbracciando le città di Rovigno, Pola, Lussinpiccolo, Zara, Fiume e Nova Gorica/Gorizia. L’Unione Italiana supporta l’attività nelle città slovene e croate con la collaborazione delle comunità italiane. Il piano di lavoro per il triennio 2023/2025 prevede che l’anno in corso sia interamente dedicato alla raccolta adesioni partner, supporter e accordi di collaborazione. Nel 2024 è prevista l’organizzazione del meeting di Fiume/Rijeka e incontri progettuali, attività di promozione e comunicazione, Nel 2025 sarà attuato il programma di iniziative ed eventi nelle città con una serie di importanti eventi di apertura a Venezia e di chiusura a Nova Gorizia/Gorizia nel programma della Capitale Europea della Cultura 2025.

Allo stato attuale sono in fase di elaborazione quattro progetti. Con il “Gran Tour del Mare” si punta a una crociera tecnica culturale e sociale di dieci giorni tra fine giugno e inizi luglio 2025. Partenza da Venezia e arrivo a Fiume con una flotta di velieri e barche a vela a tema. Soste di uno/due giorni nelle città costiere croate anche per approfondire gli impatti dei cambiamenti climatici su coste e isole. Per metà settembre 2025 è in progetto il “Gran Tour del Cielo”. Si tratta di un viaggio culturale di una settimana con raduno e partenza dall’Aeroporto Nicelli del Lido di Venezia e arrivo a Gorizia e soste di un giorno a Rovigno, Pola, Lussinpiccolo, Zara e Fiume. Il terzo progetto “Europa Adriatica Nordest alla Capitale Europea della Cultura 2025” riguarda un evento finale da organizzare per settembre 2025 a Nova Gorica/Gorizia. C’è infine il “Festival H2O ingegneria dell’Acqua” con iniziative innovative ad ampio spettro sull’acqua di mare, fiumi e falde, auto produzione, sicurezza e impatti climatici, tecnologie, bonifiche e depurazioni, utilizzi di vario genere per uso civile, agricolo, industriale. Viene ipotizzato come duplice evento con location a Venezia Mestre per inizio primavera 2025 e a Gorizia/Nova Gorica per settembre 2025.

“Nell’ambito del Meeting di Venezia – ha sottolineato l’autore Vittorio Baroni – oltre al gruppo di lavoro costituito in seno all’Ordine Ingegneri Venezia, sono stati avviati due specifici gruppi di lavoro per approfondire i collegamenti tra Venezia e Lussinpiccolo. Il primo per la rotta marittima con il supporto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Il secondo gruppo con l’Aeroporto Nicelli del Lido di Venezia per la tratta aerea e l’organizzazione del “Gran Tour del Cielo”.

Sito del progetto https://adriaticeurope.org

Media Gallery

Siglato l’accordo di collaborazione verso un futuro di edilizia sostenibile

Avrà un impatto migliorativo sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. L’impegno interdisciplinare delle organizzazioni coinvolte per un futuro più verde e sostenibile nella provincia veronese.

ATER Verona e Ance Verona, in collaborazione con gli Ordini degli Architetti, Ingegneri e Periti industriali, nonché il Collegio dei Geometri della provincia di Verona, hanno sottoscritto un fondamentale accordo di collaborazione al fine di promuovere lo sviluppo dell’edilizia sostenibile, in ottemperanza alle normative riguardanti i criteri ambientali minimi e le iniziative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’accordo prevede l’impegno da parte di Ance Verona, degli Ordini professionali e dei Collegi a collaborare attivamente per favorire la realizzazione di progetti di edilizia pubblica sostenibile attraverso attività di formazione e supporto al personale di ATER Verona. Queste attività riguarderanno la pianificazione, la definizione delle specifiche tecniche, nonché la verifica e il controllo delle fasi di progettazione, con un’attenzione particolare alla conformità con i criteri ambientali minimi.

Il presidente di ATER Verona, Matteo Mattuzzi, ha dichiarato: «ATER Verona è fortemente impegnata nella promozione della sostenibilità ambientale e nel fornire abitazioni confortevoli e ad alte prestazioni ai propri residenti. Pertanto, quando Ance, gli Ordini e i Collegi ci hanno proposto di collaborare per sviluppare i criteri ambientali minimi, non abbiamo esitato ad accettare questa opportunità».

Le costruzioni rappresentano uno dei settori con il più significativo impatto ambientale, contribuendo al 45% del consumo di energia in Europa, al 50% dell’utilizzo delle risorse naturali e al 50% della produzione di rifiuti. Secondo il presidente dell’Ordine degliArchitetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Verona, Matteo Faustini, è imperativo rivedere l’approccio alla pianificazione delle opere, ed è responsabilità dell’intera filiera professionale trovare soluzioni sostenibili per la progettazione e la realizzazione di edifici pubblici.

Carlo Trestini, presidente di Ance Verona Costruttori Edili, ha sottolineato l’obiettivo di rendere le costruzioni pubbliche a impatto zero, affermando che un’attenta pianificazione e una costruzione di alta qualità possono contribuire a preservare il territorio anziché deturparlo. Nel contesto dell’edilizia sostenibile e dei criteri ambientali minimi, viene riconosciuto un notevole potenziale, ma è essenziale che l’intera filiera si impegni a passare da una logica di riduzione dei costi al calcolo del ciclo di vita, coinvolgendo tutte le parti interessate.

Il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia, Matteo Limoni, ha evidenziato il legame stretto tra i criteri ambientali minimi e il PNRR, sottolineando che essi rimarranno un riferimento standard anche dopo la conclusione del piano, orientando la realizzazione di future opere pubbliche. Gli edifici sostenibili richiedono un approccio interdisciplinare che comprende aspetti energetici, idraulici, idrogeologici, domotici, elettronici, oltre a considerare il controllo dell’inquinamento indoor, tra altri.

Pertanto, si rende necessaria una formazione adeguata atutti gli iscritti.«Progettare e costruire edifici sta diventando sempre più complesso e richiede una collaborazione e un’interazione tra professionisti al fine di condividere le conoscenze e promuovere un approccio di progettazione condivisa, che ottimizzi le risorse e riduca i tempi e i costi» in sintesi la considerazione del presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Verona, Romano Turri.

Tema ripreso dal presidente dell’Ordine dei Periti Industrialie dei periti industriali laureati della provincia di Verona, Bruno Marchetti, che ha posto in luce l’importanza dei Criteri Ambientali Minimisottolineando che, anche se il Superbonus giunge a termine quest’anno, il PNRR rappresenta solo l’inizio di un percorso che pone al centro il risparmio energetico, la ventilazione meccanica controllata, il controllo dell’umidità e il comfort termoigrometrico nelle costruzioni pubbliche.

Specializzazioni che offriranno opportunità significative agli iscritti per sviluppare ulteriori competenze di alta qualità.

Protezione Civile, il fondamentale ruolo degli Ingegneri: il 19 ottobre convegno nella sede degli Ingegneri di Verona

In un contesto globale in cui i rischi di calamità aumentano, è fondamentale saper affrontare simili eventi in modo pronto e con l’ausilio tecnico.

Per questo motivo giovedì 19 ottobre, dalle 15 alle 18, la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Verona, in via Santa Teresa 12, aprirà le porte a un convegno sul ruolo dell’Ingegnere nel sistema di Protezione Civile.

Durante l’evento verranno presentati casi ed esempi concreti di interventi, per diffondere la disponibilità dell’Ordine a essere riferimento della Protezione Civile, principalmente a livello locale.

“Di recente nel nostro Ordine si è ricostituita la commissione dedicata alla Protezione Civile, determinata a sondare la risposta del territorio e la disponibilità a collaborare”, evidenzia il responsabile scientifico, Francesco Isalberti.

“Ancora una volta il nostro obbiettivo è aprirci al territorio, far conoscere gli ambiti in cui interveniamo e la disponibilità a collaborare su determinati settori, come quello della Protezione Civile, in cui possiamo attestare capacità, formazione e competenze”, dichiara il presidente dell’Ordine, Matteo Limoni.

Dopo un inquadramento generale sul sistema di Protezione Civile, nell’incontro – che riconosce 3 crediti formativi agli ingegneri partecipanti – si promuoveranno le diverse declinazioni di approccio e di intervento della figura dell’ingegnere nelle situazioni emergenziali, attraverso esperienze pratiche e operative testimoniate da figure apicali del mondo della Protezione Civile, nelle sue diverse forme e sfaccettature.

Massimo referente nei rapporti tra ordine e protezione civile, a Verona, è Armando Lorenzini, Responsabile U.O. di Protezione Civile della Provincia di Verona che rappresenta il primo relatore dell’evento. Il suo intervento proporrà una carrella degli ambiti veronesi di intervento, dalla sicurezza dell’Adige al ruolo della Protezione durante la pandemia, facendo luce sui percorsi formativi rivolti al pragmatismo e all’operatività, due caratteristiche che uniscono l’ambiente del soccorso e la figura dell’ingegnere.

A seguire Luca Soppelsa, direttore regionale del Veneto di Protezione Civile, si focalizzerà sulle attività di supporto pratico di gestione delle emergenze.

Quindi la parola passerà al coordinatore nazionale della Associazione Nazionale Alpini di Protezione Civile, Andrea Broi, per affrontare il ruolo dell’ingegnere al servizio dell’organizzazione di volontariato ANA, portando come esempio anche la recente alluvione in Romagna.

Il ruolo dell’ingegnere a supporto della pianificazione emergenziale Comunale di Protezione Civile, verrà invece introdotto da Marco Pietrobon, consulente in materia di piani di emergenza comunali, che presenterà esempi e casi pratici di supporto alla Protezione Civile.

Il comandante dei Vigili del Fuoco di Verona, Enrico Porrovecchio, presenterà la suddivisione delle attività in caso di emergenza e il supporto ingegneristico.

Il direttore operativo per il Coordinamento delle Emergenze del Dipartimento della Protezione Civile, Luigi D’Angelo, offrirà, collegato da remoto, uno sguardo sulla complessità gestionale tra tecnica e applicazioni concrete.

In conclusione prenderà parola l’assessore all’Ambiente, Clima, Protezione Civile e Dissesto Idrogeologico della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, che offrirà una panoramica sugli sbocchi professionali del tecnico nel mondo della Protezione Civile.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy