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Notizie ed Altro

Workshop “Strumenti per la pianificazione e la progettazione idrologico-idraulica in tempo di cambiamenti climatici” (18 marzo, Rovigo) 

P R O G R A M M A
14:00 Registrazione partecipanti
14:30 Saluti d’apertura
Marco Marani – Direttore del Centro Studi sugli Impatti dei Cambiamenti Climatici – Università di Padova
Roberto Branco – Presidente Consorzio di Bonifica Adige Po
Francesco Vincenzi – Presidente ANBI
15:00 Marco Marani e Maria Francesca Caruso
Centro CRITICAL e Dipartimento ICEA – Università di Padova
SECURE: uno strumento per la stima delle precipitazioni estreme in Veneto
15:45 Marco Borga
Centro CRITICAL e Dipartimento TeSAF – Università di Padova
Le proiezioni climatiche a convezione permessa nel Veneto
16:45 Marco Volpin e Hundesa Siraj Mohammed
Consorzio di Bonifica Adige Po
AdigePo Futuro: uno strumento per esplorare il clima futuro tra i due fiumi
17:30
Francesco Rech e Giovanni Massaro
ARPAV – Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio
Piattaforma Clima Nord-Est : un nuovo strumento per il quadro climatico regionale
18:15 Conclusione lavori

LOCATION: Rovigo – Aula Magna Palazzo Ex Celio – Via Badaloni n. 2
Sede UniPD del CORSO DI LAUREA MAG. WATER AND GEOLOGICAL RISK ENGINEERING (WGRE)

ISCRIZIONI: compila il form https://forms.gle/HGi1pUojKthM3jYB7
LOCANDINA: scarica qui

Iniziativa organizzata dal Consorzio di Bonifica Adige Po con l’Università di Padova – Centro Studi sugli Impatti dei cambiamenti climatici, con il patrocinio di FOIV.

La partecipazione al Convegno permette il riconoscimento di 3 crediti per gli iscritti agli Ordini di Ingegneri, Architetti, Geologi, Agronomi e Periti Agrari.

Convegno STEAMarsi formule e connessioni per il futuro digitale (11 febbraio 2025, Verona)

In occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, Confindustria Veneto SIAV Srl, Fondazione ENAC Veneto, Cim&Form Srl e Punto Confindustria Srl hanno organizzato l’evento “STEAMarsi: formule e connessioni per il futuro digitale” centrato proprio sulla fondamentale importanza e necessità di facilitare l’entrata e la permanenza delle ragazze e delle donne nei percorsi di studio e di carriera STEAM. L’evento, a cui ha partecipato anche FOIV, si è aperto con i saluti istituzionali del direttore dell’Istituto Don Bosco di Verona, della delegata dell’Assessora Mantovan all’Istruzione Formazione e Lavoro e della Consigliera regionale di Parità del Veneto.

L’incontro ha poi dato spazio ai risultati dei progetti  realizzati dai 4 partner sulle discipline STEAM  con l’intervento delle responsabili dei progetti afferenti a  Confindustria Veneto SIAV, Cim&Form, Enac Veneto e Punto Confindustria. Si è evidenziato che la grande richiesta delle discipline STEM non possa essere risolta numericamente dal genere maschile e che se aumentasse il lavoro femminile si avrebbe un aumento del PIL del 12%; pertanto per favorire l’inserimento delle donne in ambito STEM è importante lavorare per: abbattere i pregiudizi di genere; favorire un linguaggio più inclusivo che aiuti a superare alcune criticità; arrivare alla certificazione sulla parità di genere nelle aziende; utilizzare testimonianze positive di donne STEM che hanno cambiato la storia (role-model  significativi) etc.

Special guest dell’incontro è stata la Dott.ssa  Lucia Vatano, Dirigente di Ricerca Associata presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e prima donna a dirigere il Laboratorio sotterraneo del Gran Sasso, che ha dato testimonianza del suo percorso di carriera e del suo entusiasmo professionale per una materia, la fisica/scienza, che “non ha genere”.

Nella seconda parte si è dato spazio ai laboratori esperenziali condotti da professionisti del settore:

  • Crea la tua Intelligenza Artificiale (che non ti sostituirà) con Simone Zorzi
  • Abbattere le barriere invisibili: capire e superare gli stereotipi con Diego Dalla Sega
  • Apprendere con la Robotica: è solo un gioco? con Beatrice Ligozzi

Evento realizzato con risorse a valere sul PR Veneto 2021-2027 cofinanziato da FSE+ e dalla Regione del Veneto.
(DGR n. 1522 del 29/11/2022- bando P.A.R.I. progetti e azioni di rete innovativi per la parità e l’equilibrio di genere – DDR nr. 652/2023). FOIV aderisce al progetto STEM BYTE come partner di rete del progetto.

Scarica qui la locandina.

Bando 2025 per l’attribuzione del Premio di Laurea Giulia Cecchettin

Il Collegio Ingegneri Venezia ha istituito un premioTesi di laurea”, volto alla premiazione di tre tesi di laurea, nei settori Civile Ambientale, Industriale e Dell’Informazione, con l’obiettivo di sviluppare la ricerca, l’innovazione e la sostenibilità per affrontare l’evoluzione della nuova realtà che ci circonda.

Al Bando 2025 potranno essere ammessi ingegneri che abbiano conseguito la laurea magistrale presso un’Università italiana negli anni accademici 2022/20232023/2024 con tesi finalizzate ad approfondire aspetti e criticità nei vari ambiti dell’ingegneria; la scadenza è fissata al 30 maggio 2025 ore 12.00 ed il premio sarà pari a euro 1.500,00 (al lordo delle ritenute fiscali di legge).

Si seguito il link al bando dell’edizione di quest’anno:
https://www.collegioingegnerivenezia.it/news/bando-2025-premio-di-laurea-giulia-cecchettin.htm

STEM Byte ti porta al cine..forum! – 24 gennaio 2025 @ Cinema Italia (Dolo, VE)

Terza ed ultima proiezione entro il ciclo di cineforum a tema parità di genere del progetto STEM Byte – Equilibri di genere nei saperi scientifici e tecnologici, realizzato da Confindustria Veneto e con FOIV partner di rete.

Nella serata del 24 gennaio pv, a partire dalle ore 19.00, presso il Cinema Italia di Dolo (Ve) verrà proposto il film Tatami, con successivo dibattito incentrato sui temi specifici della proiezione, a cura dalla dott.ssa Arianna Prevedello.

Il film è una grande storia di coraggio al femminile, il primo lungometraggio co-diretto dal regista israeliano Guy Nattiv e dalla regista e attrice iraniana Zar Emir Ebrahimi – un thriller politico e sportivo insieme, che riesce a mantenere la tensione e il coinvolgimento del pubblico dal primo all’ultimo fotogramma.
Che si tratti di lottare per il titolo di campionessa del mondo di judo o per rivendicare il rispetto in quanto donna libera e indipendente, la protagonista di Tatami mette il proprio corpo al centro della causa femminista.

L’appuntamento è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza!

Scarica la locandina

STEM Byte INVITO APERIFOCUS – “Women for Digital Transition – Donne per la Transizione Digitale” 21 gennaio 2025 h.16.30 Forte Marghera (Marghera – Venezia)

L’APERIFOCUS, organizzato all’interno del percorso STEM Byte – Equilibri di genere nei saperi scientifici e tecnologici, si propone di far emergere punti salienti del percorso STEM per le donne guardando al territorio, alla sua offerta e agli ostacoli eventuali, grazie al dialogo fra Testimonial da contesti diversi del mondo scientifico-tecnologico.

Il tema “Women for Digital Transition – Donne per la Transizione Digitale” si conferma come un ambito fondamentale di confronto e necessario rafforzamento – non vediamo l’ora di ascoltare l’esperienza delle ospiti e di sentire il Vostro punto di vista!
Alla Tavola rotonda parteciperà, tra gli altri, la Consigliera Luana Scarpa dell’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Venezia.
Evento realizzato da Confindustria Veneto SIAV in collaborazione con Associazione Alumni di Ca’ Foscari e con FOIV partner di rete.
Scarica la locandina.

L’appuntamento sarà anche opportunità di networking, grazie ad un aperitivo conclusivo dedicato.
ISCRIVERSI QUI entro il 17 gennaio 2025

Disponibile on line “Il Punto – FOIV: 50 anni per l’ingegneria veneta”

È disponibile per la consultazione on line il volume “Il Punto – FOIV: 50 anni per l’ingegneria veneta” realizzato da FOIV in occasione dei 50 anni dalla sua fondazione. La pubblicazione monografica ripercorre l’attività concretizzata dalla Federazione in questi anni e che rende conto del grande impegno e contributo della Categoria a favore del territorio.

INDICE

  • Federazioni e Collegi fondamentali per l’efficacia del nostro sistema ordinistico
  • Presentazione
  • Introduzione all’opera
  • Prima di FOIV in Veneto
  • Breve storia della Federazione degli Ordini Provinciali degli Ingegneri del Veneto e alcune riflessioni per il futuro
  • Organizzazione e attività
    Gli inizi e le tematiche comuni negli anni
    Statuti e organi di governo
    Presidenti e direttivi
    I gruppi di lavoro
    Le sedi e il personale
    Attività specifiche
    Protocolli d’intesa
    La comunicazione nel tempo
    Attività sociali
  • Ingegneria è sostantivo femminile
  • Mezzo secolo dopo. Gli ingegneri e la “grande trasformazione” del Veneto (1974-2024)
  • Opere di ingegneria meritevoli
    Freccia nel cielo
    L’auditorium del Conservatorio Pollini a Padova
    La sistemazione del nodo idraulico del Po di Pila a Volta Vaccari di Porto Tolle
    La centrale idroelettrica di Nove di Vittorio Veneto
    Il Mose per la salvaguardia di Venezia e della laguna
    La stella cometa di Verona. Un’opera degna di un progetto da IngStar
    Microchip
  • Biografie di ingegneri veneti meritevoli
    Elvira Poli
    Giancarlo Turrini
    Mario Zambon
    Alberto Pivato
    Roberto Casarin
    Alberto Minghetti
    Silvio De Pretto
  • Gli Ordini e i Consigli attuali
    I Consigli degli Ordini degli ingegneri del Veneto
  • Conclusioni

SCARICA QUI IL VOLUME

A Venezia i Veneti gemellati con Lussino: tra i progetti c’è il traghetto e una regata

Importante accordo di gemellaggio siglato ieri al meeting di Venezia con Lussino all’Hotel Papadopoli, animato dal gruppo folkloristico Manfrina dell’arcipelago lussignano e con i prodotti a km zero di Coldiretti Veneto Campagna Amica. Tra i numerosi firmatari il console onorario della Croazia in Veneto Nela Sersen, l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin, il presidente dell’Ordine Ingegneri Venezia Mariano Carraro e il delegato della Federazione Ingegneri del Veneto Luca Lucchetta, da Lussinpiccolo il presidente della Comunità Italiani Sanjin Zoretic con il direttore dell’Ente Turismo Dalibr Cvitković e il direttore di Jadranka Ninoslav Vidović, il presidente Terranostra Coldiretti Veneto Diego Scaramuzza, il presidente Yacht Club Venezia Mirco Sguairo, il direttore dell’aeroporto Nicelli Giacomo Zamprogno, il consigliere Engim Veneto Valter Giacomini e altre decine di persone tra organizzazioni, agenzie e imprese.

(altro…)

CENTRO STUDI CNI: ANCORA IN AUMENTO IL NUMERO DI INGEGNERI ISCRITTI ALL’ALBO PROFESSIONALE

Lo attesta l’ultimo rapporto che analizza i dati di inizio 2024. Resta limitata, però, la capacità attrattiva del sistema ordinistico nei confronti dei giovani. Forte crescita, invece, della componente femminile.

Continua a crescere il numero di Ingegneri iscritti all’Albo professionale. All’inizio del 2024 è stato registrato un saldo positivo rispetto al 2023. La platea complessiva ha superato, infatti, la soglia dei 250mila iscritti, con un incremento dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante questo incremento, l’Albo professionale si rivela un’opportunità ancora non del tutto apprezzata dai giovani laureati, dal momento che solo un laureato magistrale in discipline ingegneristiche su dieci formalizza la sua iscrizione all’Ordine. Inoltre, tra coloro che hanno conseguito l’abilitazione, due su tre non procedono con l’iscrizione all’Albo. E’ quanto emerge dal rapporto annuale reso pubblico dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

“I dati del rapporto del nostro Centro Studi – afferma Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI – sono relativamente confortanti su una prospettiva di breve termine. Tuttavia, se guardiamo al futuro del sistema ordinistico, il fatto che ad un elevato numero di nuovi laureati nelle discipline ingegneristiche non corrisponda un altrettanto elevato incremento delle iscrizioni all’Albo rappresenta un problema. Del resto, siamo di fronte ad un fenomeno che registriamo ormai da molti anni e che riguarda non solo il nostro albo, ma tutto il mondo delle professioni che, in questa fase storica, evidentemente risulta non sufficientemente attrattivo per i giovani. Il progressivo invecchiamento dell’universo degli iscritti all’Albo degli Ingegneri, puntualmente documentato dai rapporti del Centro Studi, indice di un insufficiente ricambio generazionale, obbliga il Consiglio Nazionale, come abbiamo più volte sottolineato, a studiare nuove politiche e nuovi servizi per gli iscritti, con particolare attenzione alle esigenze dei giovani colleghi. Inoltre, è necessaria una seria riflessione sull’eventuale opportunità di ripensare la struttura dell’Albo per tornare a consentirgli di intercettare i giovani, anche prevedendo l’obbligatorietà di iscrizione per tutti coloro i quali svolgono l’attività di ingegnere, a prescindere dal settore pubblico o privato. Tenendo sempre presente il fatto che un ingegnere iscritto rappresenta una garanzia di sicurezza e qualità delle prestazioni professionali a beneficio della collettività”.

“Tra i numerosi elementi che si ricavano dal nostro rapporto – dice Giuseppe Maria Margiotta, Consigliere Segretario del CNI con delega al Centro Studi – c’è il fatto che gli studi in ingegneria continuano ad attrarre un numero assai elevato di giovani, risultando la prima scelta per numero di iscritti. Ciò dimostra che la formazione in ingegneria risponde al meglio all’esigenza dei giovani di dotarsi di un titolo di studio spendibile nel mercato del lavoro. Purtroppo, però, solo una minima parte di loro si iscrive poi all’Albo. La conseguenza è che, in base agli ultimi dati, cala la quota di coloro che si sono iscritti all’Albo da meno di 5 anni (dal 14,8% al 14,5%), mentre quella relativa agli ingegneri con un’anzianità di iscrizione superiore ai 20 anni aumenta (il 42,3% contro il 40,3% del 2023). Una chiave di lettura di questa progressiva disaffezione può essere la seguente. Poco meno della metà degli iscritti lo sono da oltre venti anni: sono laureati del vecchio ordinamento che potevano iscriversi a tutti e tre i settori dell’Albo. La divisione in settori dell’Albo, con la conseguente distribuzione degli ingegneri tra i tre settori in base alla propria specializzazione, ha dunque avviato un processo di progressivo allontanamento, soprattutto da parte degli ingegneri del settore industriale e, in misura ancora maggiore, di quelli del settore dell’informazione”.

Il rapporto del Centro Studi attesta, ad inizio 2024, un netto calo del numero di nuove iscrizioni (6.102, contro le 8mila del 2022 e del 2023), mentre aumentano le cancellazioni (4.810 contro le 4.462 del 2023). Il saldo finale, dunque, è sì positivo ma solo dello +0,5%. Degli oltre 250mila iscritti, quelli della sezione A sono 237.196 (+0,3%), mentre quelli della sezione B sono 13.150. Gli ingegneri iuniores costituiscono appena il 5% di tutti gli iscritti all’Albo. La distribuzione territoriale degli iscritti resta praticamente immutata: circa il 41% degli iscritti appartiene ad un Ordine del Meridione, mentre poco più di un terzo è iscritto ad un Ordine provinciale del Nord Italia. Un iscritto su cinque appartiene ad uno dei tre Ordini più grandi (Roma, Napoli e Milano), mentre una quota analoga è iscritta ad uno dei 55 Ordini più piccoli. In 35 Ordini il tasso di crescita del numero degli iscritti rispetto all’anno precedente è stato pari o superiore all’1%, con i valori più alti rilevati presso gli Ordini di Grosseto, Siracusa, Rimini, Caserta e Potenza (valori compresi tra il +2,4% e il 2,6%).

Passando alla composizione per genere, l’incremento degli iscritti all’Albo è merito soprattutto delle donne. Ad inizio 2024, infatti, esse costituiscono oltre il 17% del totale, contro il 91,1% del 2007. Un balzo in avanti notevole. Va notato come la “settorizzazione” dell’Albo, che sta lentamente concentrando gli iscritti quasi totalmente nel settore civile ed ambientale, contribuisce in misura notevole a questo fenomeno di progressiva “femminilizzazione” dell’Albo, considerato che i corsi di laurea e laurea magistrale del settore civile ed ambientale sono proprio quelli in cui la presenza femminile è più consistente. L’Ordine di Ancona si conferma l’Ordine provinciale con la percentuale più alta di iscritte (26,6%), seguito dall’Ordine di Cagliari (26,4%) e da quello de L’Aquila (25,7%). Gli Ordini di Bolzano e di Caltanissetta risultano invece, ancora una volta, gli Ordini con la componente femminile più bassa, inferiore al 10%.

Per quanto riguarda la distribuzione tra i tre settori dell’Albo, la situazione resta praticamente invariata rispetto al 2023: l’88,3% degli ingegneri iscritti alla sezione A e il 60,7% degli ingegneri iuniores iscritti alla sezione B appartengono infatti al settore civile ed ambientale. Per quanto concerne gli iscritti della sezione A, il dato è tuttavia condizionato dalla presenza di oltre 140mila iscritti del vecchio ordinamento che avevano la possibilità di iscriversi a tutti e tre i settori. Ma anche limitando l’osservazione ai soli ingegneri del nuovo ordinamento iscritti ad un solo settore, si rileva un ampio divario tra il civile ed ambientale e gli altri due settori: il 71% degli iscritti “monosettoriali” appartiene infatti al settore civile ed ambientale contro il 22% di quello industriale ed il 7% di quello dell’Informazione.

Infine, l’età degli iscritti. L’Albo tende a concentrarsi verso le fasce d’età più anziane della popolazione. Continua ad aumentare la quota di iscritti con più di 65 anni (17% contro il 16,5% del 2023 e il 15,9% del 2022), mentre prosegue la flessione della quota di giovani con meno di 40 anni (22,5%, un punto percentuale in meno rispetto al 2023 e addirittura 4 punti in meno rispetto al 2019). A parziale conferma, aumenta il numero di ingegneri centenari o ultracentenari: ben 68 contro i 55 del 2023! Di conseguenza continua ad aumentare l’età media: 52,1 anni per gli iscritti alla sezione A e 43,5 anni per quelli della sezione B.

Fonte: comunicato stampa Cni

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