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Comunicati stampa

Alluvioni, gli ingegneri del Veneto: “Il Piano per la Gestione del rischio c’è già, usiamolo”


Gli eventi atmosferici di questi giorni in Emilia-Romagna hanno drammaticamente dimostrato ancora una volta i pericoli derivanti da un uso sbagliato del territorio. La prevenzione, in campo idrogeologico così come in quello antisismico, risulta essere l’elemento fondamentale per la mitigazione del rischio e la riduzione dei danni. Il PGRA – Piano per la Gestione del Rischio Alluvioni, redatto dall’Autorita’ di Bacino, è lo strumento per la corretta gestione dello sviluppo del territorio in sicurezza idraulica. “La divulgazione e la conoscenza del piano e la formazione dei professionisti ingegneri in questo campo sono stati negli anni scorsi e lo sono tuttora uno degli scopi principali dell’attività degli Ordini Professionali” afferma il presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto.

“Abbiamo organizzato e organizzeremo momenti di approfondimento e confronto non solo con i professionisti, ma anche anche con i Comuni e gli enti territoriali in modo da sensibilizzare tutti gli attori dello sviluppo territoriale sul corretto uso del territorio dal punto di vista idraulico – continua il consigliere segretario Foiv Alessandro Turchetto -. Lo strumento per lo sviluppo del territorio in sicurezza idraulica c’è. Usiamolo!”.

Alluvione Emilia Romagna, ingegneri veneti: “A disposizione del territorio, si preveda la figura agibilitatore post evento”

“Stiamo seguendo da vicino la situazione in Emilia Romagna e ci siamo già messi a disposizione dei colleghi per dare il nostro sostegno professionale”. A dirlo è il presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto, che ha formalmente manifestato la disponibilità degli ingegneri veneti a intervenire in loco al presidente della FedIngER (FederazioneRegionale Ordine IngegneridellEmilia Romagna) Alessandro Uberti.

“Ora siamo ancora in piena fase emergenziale ed è necessario non intralciare il lavoro dei soccorritori e della Protezione civile, ma appena conclusa l’emergenza sarà necessario valutare i danni causati da questa ondata di maltempo. Il ruolo degli ingegneri in questa fase non può che essere centrale, anche per evidenziare le  necessità di intervento – continua -. Noi come professionisti siamo pronti a dare il nostro aiuto concreto. Riteniamo però sia una priorità prevedere – proprio come avviene nel post sisma – la figura dell’agibilitatore post evento idrogeologico per valutare i danni e le modalità di recupero degli edifici e delle infrastrutture. Ormai è chiaro che eventi come quelli che si stanno verificando non sono più l’eccezione e dobbiamo poter agire concretamente”.

“A questo proposito, non ci stancheremo mai di sottolineare l’importanza della prevenzione – conclude Gasparetto -, che certamente non può impedire il verificarsi di eventi meteorologici di queste dimensioni, ma che può consentire di mitigarne i danni e fornire gli elementi necessari per la gestione del rischio”.

Convegno “Territorio, infrastrutture, trasporti: progettiamo il futuro del Veneto” (Marghera, 26 maggio)

Gli ingegneri del Veneto guardano al futuro della regione e alle grandi prospettive che si aprono al tema dei trasporti e della mobilità. E lo fanno attraverso il convegno organizzato dalla Federazione FOIV dal titolo “Territorio, infrastrutture,  trasporti: progettiamo il futuro del Veneto”, in programma per il prossimo 26 maggio 2023 dalle 14:30 alle 17:00, in Auditorium della Cittadella dell’Edilizia, via Banchina dell’Azoto 15 Marghera (Ve).
Saranno presenti ospiti di rilievo, tra cui la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti,  oltre ai rappresentanti delle categorie economiche del Veneto.

Sarà dunque l’occasione per riflettere e discutere sui temi dello sviluppo e della digitalizzazione della logistica e della mobilità del futuro.

L’evento, organizzato dalla FOIV – Federazione Ordine degli Ingegneri del Veneto in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Venezia, è patrocinato da Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Regione del Veneto, Confindustria Veneto, ANCE Veneto e CUP Veneto.

Saranno riconosciuti 2 CFP con frequenza al 100% della durata del convegno. Il convegno è gratuito con obbligo di iscrizione.

Se sei INGEGNERE iscrizioni su: https://bit.ly/3VXbmGQ (Per iscriversi è necessario registrarsi presso la Fondazione Ingegneri Veneziani. La procedura non comporta oneri)

Per tutte le altre CATEGORIE iscrizioni su:  https://bit.ly/41CQ4PJ

Scarica la locandina.

INAUGURAZIONE PEDEMONTANA VENETA, FOIV – INGEGNERI DEL VENETO: “INFRASTRUTTURE CHIAVE DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, OGGI NON SIA LA FINE DEL PERCORSO”

“Da oggi, finalmente, per l’area pedemontana veneta potrà iniziare una nuova fase di sviluppo. Si continui in questa direzione: le infrastrutture sono essenziali per la crescita del territorio”. È il commento del presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto e del segretario e referente per l’area metropolitana Alessandro Turchetto, presenti oggi al taglio del nastro della Pedemontana.

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PEDEMONTANA VENETA: “INFRASTRUTTURA NECESSARIA CHE MIGLIORERÀ LA VIABILITÀ. SI PROSEGUA FINO A MONTECCHIO”

Con il nuovo tratto si crea il ‘raccordo anulare’ della vasta area metropolitana centro-veneta”

“L’area pedemontana veneta, da Vicenza fino all’Alto Trevigiano, risulta costituita da una rete di centri di medie e piccole dimensioni e da un territorio punteggiato da numerose aree industriali e artigianali. In tale contesto, la presenza di sole infrastrutture per la viabilità locale, storicamente mancante di grandi assi di comunicazione, ha rappresentato da sempre un elemento critico per lo sviluppo del territorio. La Superstrada Pedemontana Veneta potrà essere dunque un’arteria fondamentale per la mobilità della nostra regione e una grande opportunità per l’economia del territorio”. Così il presidente della FOIV –  Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto. “Per questo gli ingegneri del Veneto auspicano il rapido completamento del collegamento fino a Montecchio, nel vicentino, entro breve, che renderà di fatto l’arteria totalmente percorribile”.

Questa infrastruttura, da tanto tempo attesa, consente inoltre la chiusura dell’anello autostradale del Veneto centrale: “Con l’attivazione di questo segmento della superstrada Pedemontana, unito all’A27, all’A4 e all’A31 – aggiunge Alessandro Turchetto, segretario e referente per l’area metropolitana di FOIV – si crea di fatto il ‘raccordo anulare’ della vasta area metropolitana centro-veneta, con importanti ricadute sulla messa a sistema della viabilità esistente, sull’accessibilità ai servizi a scala metropolitana e più in generale sullo sviluppo della regione”

CODICE CONTRATTI: “DUBBI SU REALE EFFICACIA DELLA NORMA. DANNEGGIATI GLI STUDI PROFESSIONALI VENETI”

“Giunge a termine in questi giorni, il complesso iter di approvazione del nuovo codice dei contratti. Dopo quasi trent’anni dalla prima formulazione della legge Merloni, siamo ora di fronte ad una riforma che innova radicalmente la normativa del settore dei lavori pubblici. L’obiettivo è quello di rendere più snelle e spedite le procedure, mantenendo la qualità delle opere da realizzare e la trasparenza sugli affidamenti. Si rilevano tuttavia alcune criticità e perplessità”. Così il presidente della FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto.

“La riduzione dei livelli progettuali, da tre a due, solo apparentemente potrà portare ad una riduzione dei tempi di progettazione; molto più verosimilmente rappresenterà invece una sovrapposizione tra differenti fasi di approfondimento tecnico dei progetti e i diversi livelli di approvazione ed autorizzazione degli stessi che potrà ingenerare confusione e inefficienze – prosegue -. La riduzione da dieci a tre anni del lasso temporale per la dimostrazione dei requisiti tecnici di accesso alle gare di progettazione rappresenterà una chiusura del mercato della progettazione delle opere pubbliche per i tanti studi di medio piccole dimensioni, che peraltro caratterizzano la realtà veneta. Altrettanto può dirsi per la parte dei requisiti economici: limitare gli stessi agli ultimi tre anni (e non ai migliori tre degli ultimi cinque come era previsto in precedenza) favorirà l’accesso al mercato da parte delle organizzazioni più grandi e strutturate”.

“Anche l’appalto integrato presenta dubbi sulla sua efficacia, posto che ne è previsto l’utilizzo in forma estensiva, senza precisi limiti applicativi – conclude la FOIV -. Gli ingegneri del Veneto in ogni caso, pur sottolineando le criticità presenti, con spirito costruttivo non faranno mancare alle istituzioni il proprio apporto su questa tematica”.

RASSEGNA STAMPA

Leggi l’articolo della Voce di Rovigo di Sabato 2 aprile sul tema

PREZZARIO REGIONALE: “RISOLVE L’INCERTEZZA SULLA VARIABILITÀ DEI PREZZI”

 “Il nuovo prezzario è accolto positivamente dagli ingegneri del Veneto perché arricchisce la precedente versione e risolve l’incertezza sulla variabilità dei prezzi”. Questo il commento del presidente della FOIV-Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto all’indomani del via libera da parte della Regione all’aggiornamento annuale del prezzario regionale delle opere pubbliche per l’anno 2023.

 “La FOIV – ricorda Gasparetto – ha partecipato attivamente alla stesura con contributi su vari settori e questo è stato per noi motivo di numerosi momenti di costruttivo confronto interno. Non mancherà in futuro un nostro ulteriore costruttivo apporto su questa tematica. Sarebbe inoltre auspicabile l’apertura di un più ampio confronto con le realtà regionali limitrofe, così da pervenire a prezzari quanto più coordinati per uniformare e agevolare il lavoro dei professionisti e degli operatori economici attivi su più bacini regionali”.

SUPERBONUS, FOIV – INGEGNERI DEL VENETO: “ORA ALLE PAROLE SEGUANO I FATTI”

“L’apertura ad ascoltare le proposte del mondo professionale, in riferimento allo stop al Superbonus e al blocco della cessione dei crediti, rappresenta un primo passo positivo da parte delle istituzioni di cui prendiamo atto. Auspichiamo che si trovino al più presto soluzioni urgenti ed efficaci e che in futuro la voce dei professionisti sia tenuta in adeguata considerazione al momento di fare scelte così determinanti”. Così il presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto Paolo Gasparetto all’indomani dell’incontro svoltosi a Palazzo Chigi.

“Le proposte sul tavolo sembrano percorribili e ragionevoli – prosegue Gasparetto -. Ora si tratta di passare dalle parole ai fatti. Come professionisti vigileremo affinchè l’iter parlamentare sia il più agile possibile e che le promesse fatte siano mantenute”.

“In un’ottica di maggiore dialogo, quanto mai necessario, accogliamo positivamente l’annunciata apertura di un Tavolo tecnico cui parteciperanno le associazioni di categoria intervenute – conclude Gasparetto -. Come Federazione, ci impegneremo per dar voce alle imprese e ai professionisti del Veneto, anche in un’ottica futura di stabilizzazione del mercato”.

Rassegna stampa

Guarda l’intervista del vicepresidente Andrea Falsirollo a Tv7 Triveneta

Ascolta l’intervisa al segretario Alessandro Turchetto

Leggi l’articolo di Verona Economia

DECRETO CESSIONE CREDITI: GOVERNO DISPONIBILE A VALUTARE PROPOSTE DI MODIFICA

La RPT ha partecipato alla riunione col Governo, avanzando le proposte dei professionisti tecnici per superare le difficoltà in tema di cessione crediti.

Disponibilità da parte del Governo ad ascoltare le proposte per migliorare il decreto sulla cessione dei crediti, superando le maggiori difficoltà che si sono venute a creare. Questa, in estrema sintesi, la conclusione dell’incontro avvenuto tra i rappresentanti dell’esecutivo ed un gruppo ristretto di sigle che rappresentano il mondo della filiera dell’edilizia. In rappresentanza dei professionisti tecnici ha partecipato la Rete Professioni Tecniche.

Nel corso dell’incontro il Ministro del MEF Giorgetti ha tenuto a precisare che i provvedimenti che il Governo ha intrapreso sulla cessione dei crediti sono stati indotti dall’orientamento di Eurostat di considerare deficit gli importi relativi agli incentivi già decisi e non quelli effettivamente spesi nell’anno considerato. Una scelta radicale che ha posto il Governo di fronte al rischio di vedere andare i conti economici fuori controllo. Al tempo stesso, però, ha sottolineato come il Governo sia aperto ad ogni suggerimento e contributo utile al miglioramento del decreto e alla soluzione dei problemi, quali, ad esempio, la spinosa questione dei crediti bloccati.

Le sigle che hanno partecipato al confronto, in ogni caso, hanno sottolineato la necessità di assumere una posizione forte, intervenendo soprattutto sull’operatività del settore bancario. Non tanto con iniziative quali la cartolarizzazione dei crediti, processo complesso che richiede tempi di attuazione lunghi, quanto piuttosto estendendo il plafond di crediti scontabili da parte degli istituti bancari utilizzando le somme versate con gli F24 dei propri clienti.

Per quanto riguarda la RPT, è stata suggerita la possibilità di prevedere la garanzia SACE anche per l’acquisto dei crediti dei professionisti. E’ stata chiesta, poi, una proroga per quegli interventi di cui è stata già fatta la progettazione, consentendo ancora l’utilizzo del credito di imposta, al fine di portare a termine i lavori. La RPT ha posto in particolare risalto il tema relativo agli interventi nelle zone sismiche. Ha proposto di prorogare i bonus edilizi in un arco di tempo ragionevolmente lungo, anche con percentuali di incentivo inferiori, privilegiando gli interventi nelle zone interessate dalla ricostruzione o da forte rischio sismico. In particolare, ha chiesto di mantenere il Superbonus per le zone del cratere del sisma del 2016, al fine di accelerare l’opera di ricostruzione. Inoltre, la RPT ha riproposto un attento ragionamento sull’adozione di un Piano di prevenzione sismica, di cui ha consegnato un apposito studio. Per l’edilizia libera, infine, ha suggerito l’utilizzo delle sole fatture e l’alleggerimento delle procedure, affidandosi alla dichiarazione del professionista incaricato.

Al termine del confronto, il Governo ha esortato le sigle partecipanti a coordinarsi al fine di giungere con rapidità ad una sintesi delle più importanti proposte di revisione del decreto. Da parte sua, ha garantito la disponibilità a proseguire il confronto per superare le difficoltà burocratiche nell’ambito della modifica del decreto, anche considerando i prossimi passaggi parlamentari. Inoltre, ha annunciato l’apertura di un Tavolo tecnico cui parteciperanno le associazioni di categoria intervenute, finalizzato all’individuazione di norme transitorie che aiutino il passaggio dal regime precedente a quello attuale. Particolare attenzione sarà rivolta alle problematiche delle piccole imprese e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma. Le associazioni che hanno partecipato all’incontro, infine, si incontreranno nelle prossime ore per elaborare una proposta comune.

STOP ACQUISTO CREDITI SUPERBONUS, GLI INGEGNERI DEL VENETO: “PREOCCUPATI PER IL RISCHIO DI BLOCCO DEI CANTIERI”

L’annuncio del blocco imposto dal Governo dell’acquisto dei crediti derivanti da Superbonus da parte degli enti locali agita anche la categoria degli ingegneri del Veneto. “Le notizie di queste ore sono particolarmente preoccupanti – sottolinea il presidente della FOIV, la Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto, Paolo Gasparetto –. Temiamo soprattutto che tutto questo possa comportare il rischio concreto di blocco dei cantieri”.

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