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Tag: ordine ingegneri di verona

Superbonus 110%, Ordine Ingegneri Verona: “Rischio di blocco totale dei cantieri iniziati nel 2021 per le nuove norme sulle assicurazioni”

Falsirollo: “Il primo stop del Superbonus sarà il 30 giugno, ma tra la continua attesa dei decreti e delle loro modifiche infinite attendiamo da mesi di capire come procedere con i lavori. Per questo chiediamo un intervento forte e immediato ai parlamentari veronesi e veneti”

“Le nuove norme introdotte nei giorni scorsi in materia di assicurazioni stanno bloccando tutte le asseverazioni del Superbonus 110%. Nessuna compagnia assicurativa ad oggi permette di stipulare polizze in grado di rispondere ai requisiti richiesti, esponendo così i professionisti al pericolo di denunce penali. Se non si risolverà presto questa impasse avremo un danno enorme sia per i cittadini sia per le imprese”. L’allarme è del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona Andrea Falsirollo, che solo pochi giorni fa aveva denunciato l’inasprimento delle pene rivolte ai professionisti inserite nel Dl antifrode parlando di “misura iniqua, vessatoria e anticostituzionale il rivalersi solo sul professionista asseveratore”.

“La situazione sta diventando davvero insostenibile. Il primo stop del Superbonus sarà il 30 giugno, ma tra la continua attesa dei decreti e delle loro modifiche infinite attendiamo da mesi di capire come procedere con i lavori. Per questo chiediamo un intervento forte e immediato ai parlamentari veronesi e veneti” rincara oggi la dose Falsirollo, che spiega: “La modifica dell’assetto assicurativo adesso obbliga il professionista asseveratore a stipulare una singola assicurazione per ogni cantiere, con un massimale di importo pari a quello dell’intervento, mentre finora era sufficiente una polizza unica che coprisse tutte le asseverazioni, man mano scalando l’importo residuo. Il problema grave è che le assicurazioni non possono o non vogliono adeguarsi a questa nuova formulazione delle polizze. E questo comporta il blocco dei cantieri, perché i professionisti non possono procedere con le asseverazioni, dato che il mancato rispetto dei requisiti assicurativi espone al rischio di un procedimento penale. Per riassumere, siamo nella posizione di dover aggiornare l’assicurazione senza poterlo fare. E se decidiamo di andare avanti asseverando che rispettiamo la legge dal punto di vista assicurativo rischiamo di dichiarare il falso e quindi di incorrere in denunce penali”.

“Come professionisti siamo di fronte a una situazione estremamente difficile, perché ad oggi probabilmente il 98% di noi non può più asseverare– aggiunge Giordano Contin, coordinatore della Commissione Superbonus dell’Ordine degli Ingegneri di Verona -. Il rischio è che molti asseveratori non siano aggiornati su questa novità e quindi non verifichino i requisiti con le proprie assicurazioni, rischiando così procedimenti penali che prevedono da 2 a 5 anni di reclusione, oltre a sanzioni pecuniarie da 50mila a 100mila euro. Intanto, i broker che abbiamo consultato dicono di stare fermi, con le conseguenze che possiamo immaginare sul settore e sui cantieri. Serve un intervento urgente se vogliamo ripartire”.

“Il problema del recentissimo decreto ministeriale n.13 del 25 febbraio scorso che modifica in maniera abnorme la pena per i tecnici asseveratori, è che, prevedendo una pena che va da 2 a 5 anni di detenzione per i tecnici abilitati attestano falsamente la congruità delle spese, si va a colpire in maniera indiscriminata anche chi commette un errore indotto da una normativa sui bonus edilizi confusa e in continuo cambiamento – sostiene il presidente della Fondazione Inarcassa interpellato dall’Ordine -. Nello stesso decreto si modifica anche la struttura normativa relativa alle assicurazioni, con i problemi descritti per molte società, anche se come Fondazione Inarcassa sappiamo che l’assicurazione convenzionata con noi ritiene di aver risolto il problema. Nel complesso si va a complicare la situazione e a scaricare tutte le responsabilità per le recenti frodi sui tecnici liberi professionisti mentre il governo ed i parlamentari devono comprendere che è necessario rivolgersi ai veri responsabili.”

Ordine degli Ingegneri di Verona: “Nuove sanzioni sulla cessione del credito allarmanti e ingiustificate: ci batteremo per eliminarle”

“L’inasprimento delle pene rivolte ai professionisti che sono state inserite nel DL antifrodi deve essere eliminato e il nostro Ordine si batterà fino in fondo per arrivare a questo risultato. Le nuove sanzioni sono ingiustificate e allarmanti: esporre il solo asseveratore a sanzioni penali e pecuniarie è una misura iniqua, vessatoria e anticostituzionale.  Non si può infatti parlare di responsabilità del singolo ma dell’intera filiera, intendendo tutti gli attori coinvolti, dalle aziende che hanno un diretto interesse nella cessione del credito, alle figure professionali, come commercialisti e consulenti del lavoro, che devono apporre il visto di conformità proprio nel caso di cessione del credito o di sconto in fattura”. Lo dichiara il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Verona, Andrea Falsirollo, in linea con la presa di posizione della Rete Tecnica delle Professioni nazionale.

“La novità introdotta con la modifica dell’art. 119 del Decreto Legge 34/2020 è sproporzionata, poiché passa dall’applicare le normali sanzioni penali ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli (una sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 a 15.000 euro) a sanzioni molto più severe per i soli tecnici abilitati, con reclusione da 2 a 5 anni e una sanzione pecuniaria da 50.000 a 100.000 euro” sottolinea il presidente, che chiarisce: “Sono sicuro che i professionisti che rappresento non si lascerebbero andare a false dichiarazioni indipendentemente dalle pene o dalle sanzioni. Ma se ciò avvenisse, basterebbe applicare l’attuale assetto normativo: in questo modo sarebbero coinvolti tutti gli attori della filiera, ciascuno con il proprio grado di responsabilità”.

“Il settore delle costruzioni, tanto importante per il PIL e per il mercato del lavoro, dovrebbe poggiare su misure chiare, semplici e volte a rendere solido il comparto edile – aggiunge -. Tutti questi “booster” rischiano di disorientare e affaticare, portando al controproducente risultato di un mercato del lavoro instabile, e accrescendo il rischio di operatori occasionali che si alimentano con le truffe. Proprio quelle che in questo momento si cerca di evitare, ma che sono alimentate dal contesto e che non sono opera di aziende e professionisti che operano quotidianamente e seriamente in questo settore. Non ci si rende conto che in due anni sono stati avviati lavori destinati a un quinquennio e l’attuale momento d’oro delle costruzioni ha di fronte un futuro incerto. Due le possibilità: la prima che sull’onda dell’euforia il mercato prosegua con la medesima intensità, la seconda che rischi di afflosciarsi per i prossimi anni”.

 “Governo, mondo delle professioni e delle costruzioni dovrebbero mettersi attorno a un tavolo per garantire una dimensione stabile e duratura al mercato – conclude Falsirollo – per creare professionalità, lavoro e, soprattutto, evitare un clima di sospetti e sanzioni che mettono a disagio un po’ tutti”.

Rassegna Open: la circolarità energetica ha aperto la rassegna 2021-2022

Il tema della transizione al centro del primo appuntamento. Veneto regione leader nella produzione del vino a bassa impronta idrica. Le opportunità “verdi” con l’eolico, il biometano e l’idrogeno

Sono stati temi della transizione e della circolarità energetica ad aprire la rassegna Open 2021 – 2022, “Sostenibili – Attività”, organizzata dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia. Per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia di Covid 19, l’evento è tornato anche in presenza, nella sala del Magazzino1 di via Santa Teresa, nella cittadella delle professioni. Ma in centinaia hanno seguito il seminario da casa o dal posto di lavoro (per gli iscritti all’albo, infatti, dà diritto al conseguimento di crediti formativi ai fini dell’aggiornamento professionale). A intervenire, dopo i saluti del presidente dell’Ordine, Andrea Falsirollo, cinque esperti che hanno alle spalle un’attività pluridecennale sul fronte delle energie rinnovabili.

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Verona iperconnessa: così cambia la mobilità urbana e non solo

Indagare su quale sarà l’evoluzione della mobilità, in relazione all’evoluzione della comunicazione. Questo l’obiettivo del webinar promosso oggi dall’Ordine degli Ingegneri di Verona nell’ambito della rassegna Open.

“Gli attori in campo sono tre: utenti, veicoli e infrastrutture, non solo intese come strade, ma anche e soprattutto per quello che ci sta dietro, a partire dagli strumenti per l’acquisizione di informazioni”, evidenzia l’ingegnere Guido Rossi della Commissione Trasporti e Viabilità dell’Ordine, che ha curato l’evento insieme alla vicepresidente, Valeria Reale Ruffino. “Verona è una città già iperconnessa, protagonista di progetti pilota ed esperienze importanti per lo sviluppo urbano sostenibile, portate avanti non solo dalla stessa amministrazione, ma anche da realtà come l’A22 e l’A4 che incidono sulla nostra città”. (altro…)

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