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Tag: prevenzione sismica

4ª Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica: le proposte tecnico-fiscali per migliorare l’applicazione degli strumenti previsti dallo Stato

Sensibilizzare i politici e i cittadini sull’importanza della prevenzione dal rischio sismico, per favorire il miglioramento delle condizioni di sicurezza degli edifici e del ricco e fragile patrimonio architettonico, presentando anche proposte tecnico fiscali per migliorare gli strumenti attuali come i bonus edilizi. Per questo obiettivo si sono dati appuntamento a Palazzo Ferrajoli i rappresentanti istituzionali, professionali e scientifici dei principali organi che hanno competenza in materia di prevenzione sismica, assieme ad importanti esponenti del mondo politico. “La Sicurezza inizia dalla Conoscenza”, è questo il titolo della 4°edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, l’iniziativa, promossa da Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Consiglio Nazionale degli Architetti PPC. Grazie al supporto scientifico del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Dipartimento Protezione Civile, della Conferenza dei Rettori Università Italiane, della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, di ENEA e di Ingegneria Sismica Italiana.

I dati* evidenziano che dal 1968 – anno del terremoto del Belice – ad oggi, gli eventi sismici hanno causato circa cinquemila vittime e una spesa di 2,2 miliardi di euro l’anno per la ricostruzione. Attualmente sono oltre 12 milioni le abitazioni con un’alta esposizione al rischio sismico e per la loro messa in sicurezza si stima una spesa di 93 miliardi di euro, inferiore, quindi ai costi di ricostruzione sostenuti dalla Stato pari a oltre 130 miliardi di euro negli ultimi 53 anni.

Lo strumento del Super bonus 110%, a disposizione dei cittadini da circa un anno, è partito a rilento, soprattutto a causa dell’iniziale difficoltà di interpretazione delle norme e della complessità degli adempimenti richiesti per accedervi. Un’accelerazione si è avuta da aprile 2021 (mese in cui si registrava una spesa di circa 800 milioni di euro), arrivata poi a settembre con 7,5 miliardi di euro, e con la previsione di attestarsi a fine anno a 9 miliardi di euro. La maggior parte della spesa però è stata utilizzata per interventi di riqualificazione energetica. Sono rimasti in coda quelli relativi alla prevenzione sismica: il rapporto è di circa 7:1 (fonte Agenzia delle Entrate).

“Le quattro edizioni di questa Giornata hanno rappresentato la più importante iniziativa del mondo istituzionale e professionistico sul tema della prevenzione sismica, dichiara Franco Fietta, presidente Fondazione Inarcassa. Nel tempo abbiamo dimostrato l’importanza di fare sistema su tematiche di grande rilevanza che coinvolgono l’intera collettività. Per questo chiediamo al Governo, in primis al Ministro Cingolani, di trasformarla in una ricorrenza istituzionale, perché siamo convinti che il nostro impegno come tecnici competenti in materia, ma anche come cittadini, deve esser quello di arrivare un giorno a non dover più contare vittime per terremoti nel futuro, perché ormai il rischio sarà ridotto a livelli assolutamente trascurabili. I dati dell’Agenzia delle Entrate ci dicono che a settembre 2021 i Bonus sismici e il Superbonus sismico al 110% hanno registrato importi complessivamente pari a 1,8 miliardi di euro, meno di un decimo rispetto a tutti gli importi per tutti i Bonus edilizi (pari a 19,3 Mld €); le unità immobiliari coinvolte sono state circa 84.000 contro oltre 2,5 milioni. Confrontando solo i dati del Superbonus, notiamo che gli interventi sismici riguardano 70.400 unità immobiliari, contro 517.000 interessate dal Super ecobonus: la proporzione è 1:7 e i relativi importi impegnati sono un quarto di quelli per motivi energetici. Purtroppo, i cittadini non hanno colto in pieno questa importantissima opportunità a causa della scarsa conoscenza del problema e della difficile percezione del rischio sismico per la propria abitazione. A questo si aggiunge la complessità e quindi lunghezza temporale della progettazione e degli interventi in campo sismico, contro tempi del Superbonus limitati e con norme instabili. C’è poi l’invasività degli interventi che spesso costringe ad abbandonare l’abitazione, con evidente contrarietà del residente”.

Il nostro impegno è volto ad incentivare la cultura della prevenzione sismica per informare i cittadini sui rischi e sulle soluzioni tecniche che è possibile utilizzare per rendere sicuro il patrimonio edilizio, aggiunge Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. La prevenzione sismica è una priorità per il Paese ed è proprio per questo motivo che quest’anno intendiamo promuovere l’utilizzo del Sismabonus sottolineando con forza quelli che sono i suoi vantaggi che devono essere ulteriormente sostenuti, potenziati e messi in risalto in tutte le sedi. Riteniamo che le varie forme di bonus devono diventare misure strutturali all’interno di una strategia di lungo periodo che abbia al suo centro la rigenerazione urbana sostenibile e partecipata, puntando, non su interventi a pioggia o episodici, ma su interventi integrati per migliorare la qualità della vita nelle nostre città. Sulla stessa linea, e mai dimenticando che il patrimonio edilizio del nostro Paese diviene sempre più obsoleto ed insicuro, occorre rilanciare un’azione coordinata, soprattutto all’interno del percorso di transizione ecologica, affinché gli interventi di adeguamento e miglioramento sismico siano parte di una più ampia strategia per le città e i territori. Registro con soddisfazione che finalmente si comincia a riparlare di Agenda Urbana dopo un lungo periodo di assoluto silenzio: la rigenerazione urbana integrata e partecipata è la priorità strategica da mettere in atto e deve costituire il centro propulsore delle politiche di governo del territorio, in quanto può essere lo strumento efficace per ripensare il futuro delle città. Un futuro che deve essere basato sempre più sulla sicurezza del nostro patrimonio edilizio e per la vita delle nostre comunità”.

I problemi evidenziati dai colleghi sono noti al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che ha operato in sinergia con tutte le categorie coinvolte ed assieme a Rete Professioni Tecniche (RPT) è intervenuto sempre per segnalare e proporre i correttivi necessari in tutte le occasioni istituzionali e non, sottolinea Armando Zambrano, Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri.Per quanto riguarda il Bonus Sismico e più in particolare il Superbonus Sismico 110%, compreso che il problema della scarsa informazione e percezione del cittadino deve essere superato, dobbiamo andare a proporre strumenti che portino conoscenza alla popolazione e contemporaneamente alle Istituzioni.Sono quindi stati proposti da RPT emendamenti alla Legge di Bilancio che prevedono la possibilità di comprendere tra gli interventi detraibili la verifica sismica dell’edificio. Questo consentirebbe, con costi accettabili per la collettività, di far acquisire maggiore consapevolezza ai committenti, nella speranza che possano andare a rivedere la loro spesa immediata o quantomeno programmare meglio quella futura. Sulla stessa scia si inserisce l’emendamento che propone di rendere detraibile la spesa per il monitoraggio sismico degli edifici, uno strumento utile soprattutto in funzione del controllo sismico del territorio e degli edifici. Ambedue le proposte potrebbero aumentare di molto la conoscenza con un costo ragionevole.Più in generale, il tema dell’incentivo al miglioramento strutturale dal punto di vista sismico deve essere visto in un contesto temporale più ampio. I tempi di verifica, analisi, progettazione ed intervento in campo sismico sono lunghi, spesso più lunghi di quelli governativi, incerti in alcuni aspetti normativi e nei tempi.Èinoltre estremamente auspicabile l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato che contenga all’interno delle importanti informazioni sulla sua storia tecnica, di manutenzione, autorizzativa e amministrativa anche indicazioni sul grado di classificazione sismica oltre che energetica.Un altro tema dibattuto riguarda l’assicurazione dei fabbricati dal rischio sismico che potrebbe essere supportata con deducibilità fiscali o addirittura resa obbligatoria, con l’evidente vantaggio che con l’ampliamento significativo delle polizze i premi verrebbero ridotti. Il vantaggio per lo Stato sarebbe di estrema importanza, perché nella tragica eventualità di terremoti, i costi a carico della collettività verrebbero contenuti significativamente”.

* Centro studi CNI

Fonte: Ufficio stampa CNI

Riclassificare i Comuni veneti da zona sismica 4 a zona sismica 3, per avere accesso al Sismabonus. La richiesta della FOIV alla Regione

“Aprire un tavolo di lavoro in Regione Veneto per riclassificare i 154 Comuni attualmente inseriti nella zona sismica 4 trasferendoli in zona 3, così da estendere il beneficio fiscale del Sismabonus anche a quei comuni che di fatto, secondo i rilevamenti dell’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, avrebbero il diritto di usufruire dello sgravio fiscale ma che non possono accedervi in base alla classificazione regionale”.  

(altro…)

20 ottobre 2019 – II Giornata nazionale per la prevenzione sismica

DOMENICA IN 16 PIAZZE DEL VENETO ESPERTI DI SICUREZZA SISMICA
A DISPOSIZIONE DELLA CITTADINANZA PER SCOPRIRE SE LA PROPRIA CASA È SICURA

Iniziativa coordinata dalla FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto

La mia casa è sicura? Quali incentivi e benefici posso sfruttare per riqualificarla e metterla a norma? Quali accorgimenti posso adottare? A queste e molte altre domande dei cittadini veneti risponderanno ingegneri e architetti esperti in prevenzione sismica nell’ambito della seconda Giornata nazionale per la Prevenzione Sismica che avrà luogo anche nella nostra regione, coordinata dalla FOIV – Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto. (altro…)

Le costruzioni in zona sismica: l’adeguamento sismico del patrimonio costruttivo, edilizia e infrastrutture (Venezia, 23 novembre)

Giunge alla sua 4° edizione il Seminario sulle costruzioni in zona sismica, dimostrando continuità nella filosofia di lavoro. Il mondo delle costruzioni infatti, specialmente alla luce degli ultimi tragici eventi, dimostra la necessità d’intervenire sul patrimonio costruito: infrastrutture ed edifici strategici.

Il seminario, attraverso luminari di varie discipline, vuole affrontare i temi delle costruzioni e delle infrastrutture specialmente in considerazione dell’azione sismica a cui tutto il territorio è soggetto.

Saranno tre le tematiche affrontate:

– Gli interventi sugli edifici esistenti;

– La ricostruzione post-Sisma;

– Il ruolo delle infrastrutture strategiche: manutenzione ed adeguamento;

L’evento, che si terrà nella giornata del 23 novembre, dalle ore 15:00 alle 19:15, presso la Sala Convegni di Santa Apollonia, Castello 4309, Venezia, è co-organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Venezia, la Fondazione Ingegneri Veneziani e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia, coadiuvati dall’Associazione Progetto Sisma.

I relatori presenti saranno:

– Prof. Architetto Ingegnere Salvatore Russo

– Prof. Architetto Ingegnere Marco Dezzi Bardeschi

– Prof. Ingegnere Lorenzo Jurina

– Prof. Ingegnere Claudio Chesi

– Prof. Silvia Castellaro

– Prof. Ingegnere Donato Carlea

– Prof. Architetto Amerigo Restucci

– Ingegnere Ugo Dibennardo

– Ingegnere Marisa Covre

 

Scarica il programma

“Monitoraggio e prevenzione sismica nel Veneto” (29 settembre, Mestre)

Il giorno 30 settembre 2018 si celebra la prima “Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica”. A sottolineare l’importanza di questa iniziativa la Regione Veneto – Assessorato alla Protezione Civile, in collaborazione con gli Ordini Professionali degli Ingegneri, Architetti, Geologi, Geometri e le Federazioni regionali F.O.I.V. e F.O.A.V. organizzano il seminario: “Monitoraggio e prevenzione sismica nel Veneto”

Sabato 29 settembre 2018
Auditorium Città Metropolitana di Venezia
Via Forte Marghera, 191 – Mestre

PROGRAMMA SEMINARIO
08:30 – 09:00 Registrazione
09:00 – 09:15 Introduzione e saluto delle Autorità
09:15 – 09:35 Interventi Presidenti degli Ordini
09:45 – 10:15 I terremoti storici, zonazione sismica e pericolosità
sismica del Veneto;
Relatori: OGS – Laura Peruzza e Monica Sugan;
10:15 – 10:45 Monitoraggio sismico per scopi di ricerca scientifica
e di Protezione Civile;
Relatori: OGS – Pier Luigi Bragato;
10:45 – 11:00 PAUSA CAFFÈ
11:00 – 11:45 La vulnerabilità delle strutture in zona sismica;
Gianluca Pasqualon
11:45 – 12:30 I ponti e le criticità in eventi sismici;
Enzo Siviero
12:30 – 13:30 Dibattito e conclusioni

30 settembre PRIMA GIORNATA NAZIONALE DI PREVENZIONE SISMICA

Il 30 settembre sulle piazze delle principali città italiane

Ingegneri e architetti saranno a disposizione dei cittadini per fornire gratuitamente indicazioni e materiale informativo sul rischio sismico e sugli strumenti tecnici e finanziari (Sisma Bonus ed Eco Bonus) per migliorare la sicurezza degli edifici”.
Il 30 settembre prossimo verranno allestite, nel capoluogo e nei principali centri della regione, le “Piazze della prevenzione sismica” quali punti informativi degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti. Essi saranno l’occasione per sensibilizzare il cittadino sull’importanza della prevenzione sismica, sulle agevolazioni fiscali “sismabonus” ed “ecobonus” e promuovere un programma di visite tecniche-informative denominato “DIAMOCI UNA SCOSSA”.

Per tutto il mese di novembre migliaia di Professionisti, consapevoli dell’importanza del proprio ruolo tecnico fondamentale per la messa in sicurezza del Paese, parteciperanno volontariamente all’iniziativa, la prima nel suo genere in Italia, attraverso il coordinamento degli Ordini di appartenenza.

I professionisti interessati ad aderire all’iniziativa dovranno registrarsi sul sito www.giornataprevenzionesismica.it 

VISITE TECNICHE

Chi può richiederla
Potrà richiedere una visita il Proprietario dell’immobile, l’Affittuario, un Amministratore di condominio, un Mandatario di condomini o un Titolare di diritto.
Nel caso in cui il numero di unità abitative dell’edificio sia superiore a nove la richiesta potrà essere fatta solo dall’Amministratore di condominio.
Come richiederla
Sarà possibile richiedere una visita tecnica informativa solo attraverso il portale: www.giornataprevenzionesismica.it
Il Cittadino dovrà inserire semplicemente pochi dati inerenti l’abitazione indicando le proprie disponibilità in termini di giorni e orari per la visita. Una volta acquisite le informazioni inserite il Sistema verificherà le disponibilità
di Professionisti nell’area ed assegnerà l’attività ad un Professionista. Successivamente invierà al Cittadino un sms e un’e-mail indicando il nominativo del Professionista che effettuerà la visita. Entro dieci giorni il Professionista contatterà il richiedente telefonicamente per concordare giorno e modalità della visita. La richiesta e il successivo svolgimento della visita tecnica informativa non comporta alcun onere per il Cittadino.
Come si svolge
Nel corso della visita il Professionista raccoglierà ulteriori dati inerenti l’immobile per poi fornire al Cittadino, a conclusione della visita, attraverso un’apposita scheda di valutazione sommaria ed un applicativo dedicato, una prima indicazione circa le condizioni dell’abitazione e informazioni sulla prevenzione del rischio sismico e sugli strumenti finanziari oggi a sua disposizione per migliorare la sicurezza della casa.

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TROVA LA PIAZZA PIÙ VICINA A TE:

Provincia di Belluno BELLUNO – Piazza Duomo
FARRA D’ALPAGO – piazza Cesare Battisti c/o Municipio
FELTRE – Piazza Isola
Provincia di Padova  CAMPOSAMPIERO – Piazza Vittoria
CITTADELLA – Piazza Scalco
ESTE – Piazza Maggiore, 26
MONTAGNANA – Piazza Vittorio Emanuele II
PADOVA – Via VIII Febbraio
PIAZZOLA SUL BRENTA – Viale Silvestro Camerini, 3
PIOVE DI SACCO – Piazza Matteotti
Provincia di Rovigo BADIA POLESINE – Piazza Vittorio Emanuele II
OCCHIOBELLO – Piazza Maggiore
ROVIGO – Piazza Vittorio Emanuele II
Provincia di Treviso ASOLO – Loggia della Ragione
CASTELFRANCO VENETO – Piazza Giorgione
CONEGLIANO – Gradinata degli Alpini (corso Mazzini)
MOGLIANO VENETO – Piazza Caduti
MONTEBELLUNA – Loggia dei Grani
ODERZO – Via Umberto I (di fronte alla libreria il Becco Giallo)
PIEVE DI SOLIGO – Piazza Caduti nei Lager
TREVISO – Piazza Borsa
VITTORIO VENETO – Largo Felice Cavallotti
 Provincia di Venezia MARTELLAGO – Piazza Bertati
MESTRE VENEZIA- Piazza Ferretto
PORTOGRUARO – Piazza Duomo
SAN DONÀ DI PIAVE – Piazza Indipendenza
 Provincia di Verona BUSSOLENGO – Piazza XXVI Aprile
ISOLA DELLA SCALA – Fiera del Riso
LEGNAGO – Piazza Garibaldi
SAN BONIFACIO – Piazza Costituzione
SAN GIOVANNI LUPATOTO – Piazza Umberto I (ore 10 – 14) – Piazza de Gasperi, Frazione di Raldon (dalle ore 15)
SANT’AMBROGIO di Valpolicella – Piazza Vittorio Emanuele II
TORRI DEL BENACO – Piazza Calderini
VERONA – Piazza Bra e Piazza San Zeno
VILLAFRANCA di Verona – Piazza Giovanni XXIII
 Provincia di Vicenza ASIAGO – Piazza Mazzini
BASSANO DEL GRAPPA – Piazza Garibaldi
CAMISANO VICENTINO – Piazza Umberto I
CASSOLA – Piazza frazione San Giuseppe
DUEVILLE – Piazza Monza (lato chiesa)
LAGHI –
LONIGO – Piazza Garibaldi
MONTEGALDA – Località Colzè
SARCEDO- Via Roma (fronte municipio)
SCHIO – Piazzetta Garibaldi (angolo negozio Pirar)
SOSSANO- Via Roma (piazzale antistante la chiesa)
SOVIZZO – Piazza del Comune
THIENE – Via Roma (Urban Center)
TORREBELVICINO – Piazza di fronte alla Chiesa
VALDAGNO- Piazza Comune
VICENZA – Contrà Cavour (scaletta palazzo Trissino)

 

Il Presidente INGV Doglioni al Convegno “Origine della sismicità in Italia” 27-08-2018 Belluno

Il 27 agosto a Belluno, davanti a una folta platea di ingegneri, geologi e addetti alla gestione delle situazioni di crisi come Vigili del fuoco e uomini della Protezione civile, il professor Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha tenuto una lunga conferenza sullo stato di rischio attualmente esistente in Italia riguardo ai vari tipi di terremoto.

Che l’Italia sia un paese altamente sismico è tristemente noto e costantemente ci viene ricordato dai catastrofici eventi che si registrano lungo tutta la penisola.

Ciò su cui ha posto l’accento Doglioni, però, è l’importanza della raccolta storica di dati sui luoghi precisi in cui essi avvengono e sul ruolo fondamentale svolto dal suo istituto nell’estrapolare i dati da analizzare per poter giungere un giorno, forse, alla predizione di questi avvenimenti disastrosi.

«Affermare con certezza quando si verificherà il prossimo terremoto non è ancora possibile», ha spiegato Doglioni, «ma possiamo indicare il punto nel quale questo potrebbe accadere: grazie a una nuova tecnica che si basa su un sistema di satelliti che passano ogni sei giorni sopra l’Italia e che ci segnalano ogni abbassamento o deformazione della terra, speriamo in futuro di poter salvare vite umane grazie a questa e ad altre innovazioni derivate dalla ricerca scientifica».

Un altro punto interessante anche per i non addetti ai lavori toccato dal professore 61enne di Feltre sono stati i limiti nella carta del rischio sismico che registra l’accelerazione del suolo e che chi costruisce un edificio deve seguire per valutare le contromisure da adottare in fase di progettazione.

«È un indicatore ambiguo che può trarre in inganno», ha spiegato Doglioni, «perché una persona vedendo la propria abitazione inserita in un’area a minor rischio potrebbe dedurre di trovarsi al sicuro, invece si tratta semplicemente di un punto nel quale i terremoti anche di grado 6. 5 o 7 sulla scala Richter sono meno frequenti, ma non impossibili».

Proprio seguendo questa ambiguità, sulla mappa del rischio si nota come i luoghi interessati dal terremoto del Friuli siano considerati più pericolosi rispetto all’area di Belluno, «ma», continua Doglioni, «mentre nella prima zona l’energia del terremoto si è già scaricata nel 76, in quella prealpina Veneta e bellunese l’accumulo continua dai terremoti del 1873 e del 1936 ed è per questo che rientra tra le zone nelle quali è logico aspettarsi un fenomeno sismico importante. Nonostante questo il fattore di rischio da calcolare nella costruzione degli edifici bellunesi resta inferiore, seppur più alto rispetto al resto del Veneto».

Il professore, poi, ha mostrato alcune immagini riprese tra le macerie di Amatrice, sottolineando come gli edifici in pietra, che risentono maggiormente dei movimenti sismici, siano molto presenti anche in altre aree montane, compreso il bellunese. 

Evento organizzato dall’ Ordine degli Ingegneri di Belluno, Ordine dei Geologi Regione del Veneto e Rotary club Belluno-Feltre-Cadore Cortina.
Guarda l’intervista al Presidente INGV Carlo Doglioni
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