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Tag: rassegna open

Rassegna Open: la circolarità energetica ha aperto la rassegna 2021-2022

Il tema della transizione al centro del primo appuntamento. Veneto regione leader nella produzione del vino a bassa impronta idrica. Le opportunità “verdi” con l’eolico, il biometano e l’idrogeno

Sono stati temi della transizione e della circolarità energetica ad aprire la rassegna Open 2021 – 2022, “Sostenibili – Attività”, organizzata dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia. Per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia di Covid 19, l’evento è tornato anche in presenza, nella sala del Magazzino1 di via Santa Teresa, nella cittadella delle professioni. Ma in centinaia hanno seguito il seminario da casa o dal posto di lavoro (per gli iscritti all’albo, infatti, dà diritto al conseguimento di crediti formativi ai fini dell’aggiornamento professionale). A intervenire, dopo i saluti del presidente dell’Ordine, Andrea Falsirollo, cinque esperti che hanno alle spalle un’attività pluridecennale sul fronte delle energie rinnovabili.

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Open 2021-2022 – Le sfide della sostenibilità per un mondo più resiliente e città più smart

 Al via il 26 ottobre in streaming e in presenza la rassegna «aperta» dell’Ordine degli Ingegneri di Verona. Previsti incontri e conferenze sul tema «tecniche, mezzi, informazione per riappropriarci del nostro futuro».

Verona, 20 ottobre 2021 — Come ci si muoverà nella città del futuro? Di che materiale saranno fatte le nuove case? Come si alimenteranno gli elettrodomestici in modo da rispettare l’ambiente (senza pesare troppo sulla bolletta)? E come verrà trattato ciò dalla casa «esce», ovvero i rifiuti? Sono temi che interrogano qualsiasi cittadino e su cui si confrontano quotidianamente gli amministratori locali. Allo stesso tempo, su più ampia scala, rappresentano le grandi questioni irrisolte del mondo che verrà, toccando nodi cruciali come la lotta al cambiamento climatico, la green economy e l’implementazione di nuove forme di energia pulita.

Partirà proprio da queste domande l’edizione 2021 – 2022 di Open, l’annuale rassegna di incontri organizzata dall’Ordine degli Ingegneri di Verona. Un’iniziativa che mette al centro di tutto, fin dal nome, l’apertura alla città e alla comunità, proponendo una serie di incontri non solo per addetti ai lavori.

Nell’anno della pandemia, Open aveva scelto di concentrarsi sulle nuove forme di comunicazione, tra cui quelle tecnologie che hanno consentito a molti di lavorare senza lasciare la propria casa. Anche le conferenze si erano svolte in streaming, senza però per questo limitare le presenze, anzi: si è arrivato a toccare un massimo di 700 utenti collegati contemporaneamente.

Con quest’edizione, Open testerà il sistema «misto»: si torna in presenza, nella sede dell’Ordine degli Ingegneri alla «Cittadella delle professioni», in via Santa Teresa, senza abbandonare, però, la possibilità di collegarsi online.

 

LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ

Il titolo scelto per l’edizione 2021 – 2022 è «Sostenibili Attività – Tecniche, mezzi, informazione per riappropriarci del nostro futuro». Le due parole, unite insieme in una crasi, ne formano una terza: Sostenibilità. Questo termine, nelle diverse lingue, è stato, del resto, una delle parole chiave più digitate, nel corso dell’ultimo anno, sui motori di ricerca, spesso accompagnata da quesiti legati produzione energetica e sullo smaltimento dei rifiuti, su tutti la plastica. A questo riguardo, Open sceglie di allargare gli orizzonti. Nel ciclo dei nove appuntamenti, il concetto di sostenibilità verrà «aggredito» in tutte le sue sfaccettature: dalla sua applicazione al mondo dell’industria, nell’era della quarta rivoluzione industriale, alla salvaguardia delle risorse idriche, senza dimenticare l’ampio capitolo dell’economia circolare, su cui gli ingegneri scaligeri hanno deciso di investire con convinzione, anche con il loro lavoro di tutti i giorni.

Il primo appuntamento, fissato per martedì 26 ottobre, con inizio alle 9.30, affronterà di petto uno dei temi chiave della rassegna, la circolarità energetica. Ovvero come evitare di dissipare una risorsa sempre più preziosa (e costosa, in bolletta), riducendo gli sprechi e ricorrendo quanto più possibile alle fonti rinnovabili. Tra gli argomenti affrontanti, le nuove frontiere dell’uso del biometano (ne parlerà Leonardo Senatori, manager di una delle aziende top del settore) e dell’idrogeno (affronterà il tema Emanuele Castioni, che opera sul fronte della produzione di elettrolizzatori per la generazione del prezioso gas). Il coordinamento scientifico dell’evento sarà a cura di Alberto Valli, consigliere referente della commissione «Energie ed efficienza» dell’Ordine degli Ingegneri scaligero. Lo stesso tema, da unaltro punto di vista, verrà affrontato il 17 dicembre, con un convegno dal titolo «Produzione sostenibile ed economia circolare».

 

IL FUTURO DELLE CITTÀ, DELLA MOBILITÀ URBANA, DELL’INDUSTRIA

Nel secondo appuntamento,  venerdì 3 novembre, dalle 14.30 alle 17.30, si volgerà lo sguardo al futuro delle città. Come coniugare l’esistenza di grossi agglomerati urbani, responsabili a livello mondiale del 70% di emissioni di CO2 con i nuovi obiettivi posti dalla comunità internazionale (ad esempio con i programmi Green Deal, Renovation Wave e New Europan Bauhaus) per la riduzione di gas serra. Una questione che si collega in modo diretto a quella della mobilità sostenibile, che resta un dilemma aperto per molte grandi centri italiani, tra cui Verona. Tenterà di rispondere un panel di esperti, tra cui Chiara Wolter, esperta di energia di Ambiente Italia, Dino Zardi, docente di Ingegneria Civile e Ambientale all’Università di Trento, Maria Chiara Pastore, ricercatrice del Politecnico di Milano e Maurizio Tira, docente di Tecnica della pianificazione urbanisti all’Università di Brescia e presidente della Società Italiana degli Urbanisti. Al centro degli interventi, la riflessione su alcuni processi che caratterizzeranno il cambiamento nei prossimi anni: come le aree urbane possono contribuire alla lotta al climate change, la mobilità sostenibile come nuovo rapporto del cittadino con il territorio, la forestazione urbana come fattore di resilienza ma anche di migliore relazione con l’ecosistema.

Sarà solo l’inizio di una serie di incontri che proseguiranno fino a fine gennaio e che toccheranno altri temi che, pur senza dimenticare il contesto generale, affronteranno nodi aperti anche per la realtà locale veronese. Un esempio arriva dal terzo evento in programma, dedicato alla sostenibilità ambientale e ai trasporti, l’11 novembre alle ore 15, nel periodo dell’anno statisticamente più delicato sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico (e, di conseguenza, delle limitazioni al traffico).

Il 26 novembre, alle 14.30, si farà invece il punto sull’industria, fonte di benessere per il nostro territorio, ma anche, notoriamente, di emissioni di gas serra. La rivoluzione 4.0, le nuove tecnologie, offrono però strumenti che consentono di abbattere l’impatto ambientale delle aziende, trovando un punto di incontro tra crescita e salvaguardia del pianeta.

La produzione crea, tuttavia, anche delle materie di scarto. Il 3 dicembre, alle 10, si parlerà proprio di gestione dei rifiuti nell’ottica dei Cam, ossia i criteri ambientali minimi. Si tratta dei requisiti definiti dal Ministero dell’Ambiente volti ad indirizzare le Pubbliche Amministrazioni e le imprese verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti. Regole che vengono applicate anche nella gestione dei rifiuti urbani, partendo proprio dal peso che ciascun materiale ha nel suo ciclo di smaltimento o di riciclo.

Un appuntamento che sarà dedicato  alla tutela dell’acqua che beviamo tutti i giorni. Il convegno «Inquinamento e risorsa idropotabile», in calendario il 31 gennaio vedrà la partecipazione di esperti dell’Arpav, l’agenzia regionale veneta per l’ambiente, delle partecipate che seguono il servizio idrico in provincia di Verona: Acque Veronesi e Ags, e del Consorzio Veronese di Bonifica. Al centro ci saranno le questioni territoriali ancora aperte, a cominciare da quella della discarica di Pescantina, fino alla contaminazione da Pfas che ha riguardato anche alcune zone della provincia di Verona.

  

UN LABORATORIO DI PROPOSTE

Open non si limiterà, del resto, ad «analizzare problemi», ma raccoglierà anche proposte costruttive, «visioni» per il futuro prossimo venturo. A cominciare degli edifici, uno dei fattori che incidono maggiormente sulla sostenibilità delle città: un seminario (previsto per il 14 gennaio) affronterà le nuove proposte che arrivano dal mondo dell’architettura per contenere il più possibile «l’impronta umana» sul territorio.

Il convegno conclusivo, il 28 gennaio, sarà dedicato alle auto di domani e alle diverse tecnologie per contenere l’inquinamento in una prospettiva «carbon neutral», dai veicoli a trazione elettrica a quelli a idrogeno.

«Con l’edizione 2021/2022 — afferma il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Andrea Falsirollo — Open lancia una scommessa importante: fare divulgazione su quelli che non sono solo questioni tecniche che interessano però la vita di tutti i giorni, ma che saranno i temi centrali del dibattito politico nei prossimi anni. La transizione energetica, il passaggio alla neutralità climatica terrà impegnati i governi di tutto il mondo per decenni. Affronteremo tutti questi nodi con il rigore scientifico che ha caratterizzato Open fin dalla prima edizione, adottando allo stesso tempo un approccio divulgativo. Troppo spesso quando si parla di ambiente e del futuro del nostro pianeta si è tentati di cedere a narrazioni suggestive ma poco concrete. Noi porteremo proposte, ricorrendo ad esempi e raccontando le best practices già adottate nei contesti maggiormente all’avanguardia».

«Tutti gli appuntamenti in programma — aggiunge la vicepresidente Valeria Reale, coordinatrice di Open — potranno contare sulla presenza di esperti impegnati da anni con il loro lavoro quotidiano sulle tematiche al centro delle rassegna, enti e amministratori locali. La nostra proposta è aperta a tutta la cittadinanza, con l’auspicio che diventi un luogo di confronto, un laboratorio di idee capace di immaginare la Verona che verrà».

«La rassegna organizzata dall’Ordine degli Ingegneri — ha detto il sindaco Federico Sboarina nel corso dell’intervento alla conferenza stampa odierna — è un importante segno di apertura alla città. Quello affrontato non è semplicemente uno dei temi cardine del futuro, ma il tema su cui ruoteranno tutti gli altri, anche per quanto riguarda l’amministrazione di una città».

«La sfida energetica e climatica — la dichiarazione dell’assessore all’Ambiente, Ilaria Segala — viene quotidianamente affrontata dalla nostra amministrazione, penso al Paesc, il piano di azione per l’energia sostenibile e il clima, come al verde urbano, con l’importante progetto che riguarda l’ex scalo ferroviario e che andrà a intervenire su una delle maggiori isole di calore presenti a livello urbano».

Il programma completo sarà scaricabile dal sito https://ingegneri.vr.it. Sarà possibile collegarsi ai convegni cliccando sui link che verranno di volta in volta pubblicati sempre sul sito istituzionale dell’Ordine.

La rassegna Open 2021 gode del patrocinio di Comune di Verona, Regione Veneto, Provincia di Verona, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Federazione dellOrdine degli Ingegneri del Veneto, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Verona, Centro nazionale di studi urbanistici, Accademia di Agricoltura, Scienza e Lettere di Verona, Accademia di Belle Arti di Verona, Verona Network, Fiera del Riso di Isola della Scala.

 È stata realizzata con il contributo di Agsm – Aim, Acque Veronesi, Feder Manager e con la collaborazione del Collegio degli Ingegneri di Verona, del Collegio degli Ingegneri Ferroviari Italiani e di Ance Verona, Archivio di Stato di Verona, Trasporti & Cultura — rivista di architettura delle infrastrutture e del paesaggio

Ponti e cavalcavia del Veneto: manutenzione e investimenti

Tecniche e sfide future presentate nel webinar della rassegna Open

Sistemi di monitoraggio a interfaccia wireless e tecniche di ispezione con sistemi digitali ad alta definizione per valutare stabilità e necessità di interventi su ponti e viadotti del territorio. Un argomento ad “alta sensibilità”, a detta dell’assessore regionale alle infrastrutture, Elisa De Berti, intervenuta questa mattina all’ultimo appuntamento della rassegna Open promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona.

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